Antistaminici per bambini: non fare errori! ecco le regole per allergie stagionali e altre reazioni

L’impiego degli antistaminici nei bambini rappresenta una pratica comune ma delicata, soprattutto quando si tratta di affrontare patologie come l’asma, la rinite allergica o altre reazioni allergiche.

La scelta del farmaco giusto e il dosaggio appropriato sono fondamentali per garantire l’efficacia del trattamento evitando al contempo effetti collaterali indesiderati.

Gli antistaminici sono suddivisi in due principali categorie: quelli di prima generazione e quelli di seconda generazione.

Questa distinzione è cruciale poiché i farmaci di prima generazione tendono ad avere un profilo di effetti collaterali più marcato rispetto a quelli di seconda generazione. Maria Francesca Patria, responsabile dell’Ambulatorio di allergologia e pneumologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, sottolinea l’importanza della conoscenza dei recettori dell’istamina (H1 e H2) nella scelta del trattamento più adeguato.

Effetti collaterali da non sottovalutare

Gli effetti collaterali degli antistaminici possono variare significativamente tra le due categorie. Le molecole di prima generazione sono associate a sonnolenza, fatica e difficoltà nell’apprendimento, influenzando negativamente la vita quotidiana dei bambini.

Susanna Esposito, Presidente Waidid, mette in guardia contro l’utilizzo degli antistaminici di prima generazione per trattare i disturbi del sonno nei bambini a causa delle alterazioni che questi possono provocare nel ritmo sonno-veglia.

Indicazioni cliniche specifiche

Per quanto riguarda le indicazioni cliniche specifiche:

  • Nella rinite allergica, che può incidere notevolmente sulla qualità della vita degli adolescenti aumentando il rischio scolastico se non trattata adeguatamente, si raccomanda l’utilizzo degli antistaminici di seconda generazione.
  • Per prevenire ricoveri ospedalieri dovuti ad attacchi asmatici gravi è consigliata la terapia combinata con steroidi topici e antistaminici di seconda generazione.
  • L’orticaria acuta e cronica vede indicati gli antistaminici di seconda generazione con un approccio terapeutico “step-up”, che permette d’incrementare la dose fino a quadruplicarla se necessario.
  • Infine, nella dermatite atopica si suggerisce l’utilizzo degli antistaminici solo in presenza di prurito intenso che disturba il sonno; in questi casi possono essere preferibili gli antistaminici sedativi (di prima generazione).

L’importanza della personalizzazione della terapia

È fondamentale sottolineare che ogni decisione relativa all’utilizzo degli antistaminici nei bambini deve essere prescritta da un pediatra o uno specialista dopo un’attenta valutazione delle condizioni cliniche specifiche del piccolo paziente. La personalizzazione della terapia è essenziale per massimizzare i benefici riducendo al minimo i rischi associati agli effetti collaterali.

Mentre gli studi sull’utilizzo degli antistaminici nei bimbi piccolissimi rimangono limitati, è chiaro che una gestione informata ed attenta può fare la differenza nel trattamento delle reazioni allergiche pediatriche. La collaborazione tra genitori informati e specialisti preparati rappresenta la chiave per garantire ai nostri bambini un approccio terapeutico sicuro ed efficace contro le allergie stagionali ed altre reazioni avverse.

Gestione cookie