L’allattamento al seno è un momento cruciale per lo sviluppo del neonato, ma può presentarsi la necessità per la madre di assumere farmaci. La preoccupazione principale è la sicurezza del bambino, un tema che la scienza ha esplorato, seppur con limitazioni. È vitale procedere con cautela.

La ricerca ha lasciato incertezze sull’uso dei farmaci durante l’allattamento. Questi possono passare nel latte materno, ma è fondamentale capire in che misura e con quali effetti sul bambino.
Nonostante le avvertenze, pochi farmaci sono realmente dannosi se assunti durante l’allattamento, tra cui alcuni antipertensivi, antitumorali, e altri specifici come l’aspirina, che in casi rari può causare la Sindrome di Reye.
Farmaci in allattamento perché bisogna fare estrema attenzione ?
Per i farmaci applicati localmente, come aerosol o creme, l’assorbimento nel sangue della madre è minimo, rendendoli sicuri durante l’allattamento. Al contrario, per i farmaci assunti oralmente o tramite iniezione, è cruciale limitare l’uso a quelli indispensabili e per il minor tempo possibile, per ridurre i rischi.

Un esempio positivo è l’uso di Aciclovir per trattare l’Herpes virus, che si trasferisce in quantità minime al bambino e risulta innocuo. Ciò dimostra che molti farmaci, se prescritti correttamente, sono sicuri durante l’allattamento. Tra questi, il Paracetamolo e l’Ibuprofene per il dolore, alcuni antibiotici come i derivati della Penicillina, antistaminici, e corticoidi sistemici.
È importante evitare l’uso di arnica in aree accessibili alla bocca del bambino e prestare attenzione ai trattamenti per disturbi psichiatrici, che dovrebbero essere limitati nella durata.
Affrontare una malattia durante l’allattamento richiede una scelta attenta dei trattamenti. La consulenza di un medico è cruciale per valutare i benefici dei farmaci rispetto ai rischi per il neonato. La salute della madre è essenziale per un allattamento sereno: è fondamentale non esitare a curarsi, seguendo sempre consigli medici accurati.