L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti, sia fisici che emotivi. È una fase della vita in cui il giovane si trova a navigare tra le acque talvolta turbolente della scoperta di sé e dell’affermazione della propria identità.
Non sorprende, quindi, che questo periodo possa essere accompagnato da momenti di tristezza o malinconia. Tuttavia, quando questi sentimenti diventano persistenti e influenzano significativamente la vita quotidiana dell’adolescente, potrebbe trattarsi di depressione.
La depressione adolescenziale è un disturbo serio che merita attenzione e intervento tempestivo. Ma come distinguere i normali alti e bassi dell’adolescenza da segnali più preoccupanti? Milena Sorrenti, counselor presso l’Istituto CHANGE, sottolinea l’importanza di non etichettare frettolosamente i giovani con la diagnosi di depressione.
Molti adolescenti esprimono sentimenti di ansia, solitudine o incomprensione – emozioni che possono essere parte integrante del loro percorso verso l’età adulta.
Depressione adolescenziale: come riconoscerla
Tuttavia, ci sono alcuni campanelli d’allarme che non dovrebbero essere ignorati. Cambiamenti bruschi nell’umore o nel comportamento possono indicare problemi più seri. La persistente sensazione di tristezza profonda, il ritiro sociale o la perdita d’interesse per attività precedentemente piacevoli sono tutti sintomi che richiedono attenzione.
Inoltre, variazioni significative nelle abitudini alimentari o nel sonno possono essere indicatori importanti del benessere emotivo dell’adolescente. Un aumento delle ore passate in solitudine o una diminuzione della comunicazione con amici e familiari possono anch’essere segnali preoccupanti.
È fondamentale approcciarsi a questi segni con sensibilità ed evitare domande dirette come “Che cos’hai?” o “Cosa è successo?”, poiché spesso gli adolescenti stessi faticano a comprendere le cause dei loro sentimentali negativizzanti. Invece di cercare risposte immediate su internet o diagnosticare prematuramente il proprio figlio con depressione, i genitori dovrebbero adottare un atteggiamento osservativo paziente.
La comunicazione aperta è cruciale durante questo delicato periodo evolutivo. I genitori dovrebbero considerare se il proprio stile comunicativo sia ancora adeguato alle esigenze del figlio adolescente e valutare la possibilità di consultarsi con professionisti qualificati per migliorarlo.
In alcuni casi può essere utile proporre al giovane un supporto psicologico professionale; tuttavia questa proposta deve essere avanzata con cautela per non generare resistenze ulteriorie all’accettazione dell’aiuto necessario.
Moltissimi adolescenti trovano grande beneficio negli sportelli d’ascolto presentati nelle scuole o nei centri specializzati dove possono esprimersi liberamente senza timore del giudizio altrui.
Pietro ha trovato nella psicoterapia uno strumento efficace per affrontare le sue difficoltà dopo aver partecipato agli incontri organizzati dal centro d’ascolto scolastico dedicati alla gestione dell’ansia da prestazione.
Riconoscere i segni della depressione adolescenziale richiede sensibilità ed empatia; tuttavia attraverso l’intervento tempestivo e appropriato è possibile offrire ai giovani le risorse necessarie per superarla ed emergere più forti dall’altra parte.