Convulsioni nel bambino: come intervenire subito e quando chiamare i soccorsi

Le convulsioni rappresentano uno dei disturbi neurologici più frequenti nell’infanzia, generando ansia e preoccupazione tra i genitori.

Nonostante ciò, molte di queste manifestazioni sono di natura benigna e possono essere gestite efficacemente con le giuste informazioni.

Il cervello umano è un complesso sistema di miliardi di neuroni che comunicano attraverso impulsi elettrici.

Quando questa comunicazione diventa disordinata, può verificarsi una perdita del controllo corporeo, nota come crisi epilettica. Queste crisi possono essere generalizzate, coinvolgendo l’intero cervello, o focali, limitate a specifiche aree.

Riconoscere le convulsioni nei bambini

Riconoscere le convulsioni nei bambini è fondamentale per poter intervenire tempestivamente. I sintomi variano da perdita di coscienza a contrazioni muscolari involontarie e violente. È importante notare che non tutti i movimenti insoliti nei bambini sono segno di crisi epilettiche; molti possono essere comportamenti normali per l’età.

Le cause delle convulsioni nei bambini spesso rimangono sconosciute. Possono derivare da vari fattori che alterano la normale attività cerebrale, come ipoglicemia o danni cerebrali dovuti a malattie o lesioni. Le convulsioni febbrili rappresentano il tipo più comune in età pediatrica e si verificano in seguito a febbre alta in bambini altrimenti sani.

In caso di convulsione nel bambino:

  • Chiamare immediatamente aiuto;
  • Monitorare la durata dell’evento;
  • Posizionare il bambino su un fianco per evitare soffocamento;
  • Rimuovere oggetti pericolosi dall’intorno;
  • Osservare attentamente le caratteristiche della crisi per descriverle al personale sanitario.

È altrettanto importante sapere cosa NON fare durante una convulsione:

  • Non tentare di fermarla fisicamente;
  • Non inserire nulla nella bocca del bambino;
  • Non cercare di aprire forzatamente la bocca del piccolo.

Dopo una crisi è essenziale consultarsi con un pediatra o neuropsichiatra infantile per valutazioni approfondite sulla causa delle convulsioni tramite esami del sangue, EEG o imaging cerebrale come RM o TAC.

Le forme più gravi che richiedono attenzione particolare includono le convulsioni febbrili complesse (durata superiore ai 15 minuti) e quelle non associate alla febbre. In questi casi sono necessari ulteriori accertamenti per determinarne l’origine ed eventualmente intraprendere trattamenti specifici.

Infine, documentare gli episodi “strani” osservati nei bambini può essere utile agli specialisti nella diagnosi delle vere crisi epilettiche rispetto ai comportamenti normalmente non preoccupanti legati all’età.

La conoscenza approfondita dei sintomi delle convulsioni nei bambini consente ai genitori di affrontarli con maggiore serenità e sicurezza. Grazie alle corrette informazioni e al supporto medico qualificato è possibile gestire efficacemente questa condizione senza lasciare spazio all’ansia ingiustificata.

Gestione cookie