“60 neonati violentati, ma nessuno interviene”: la denuncia di Don Di Noto

neonati violentati

Don Di Noto, impegnato a combattere la pedofilia, denuncia 60 neonati violentati.

Don Fortunato Di Noto, dell’associazione Meter, da sempre impegnato a combattere la pedofilia, il 21 novembre scorso, ha denunciato la presenza in rete di materiale in cui si vedono neonati violati sessualmente.

Il prete ha sottolineato che nei filmati si vedevano anche chiaramente gli abusatori.

La segnalazione è stata inviata anche a chi gestisce la piattaforma su cui è stato trovato il materiale, sicuramente però c’è anche chi si è procurato questi filmati dove la bimba più grande ha 3 anni e gli altri sono tutti neonati.

Una delle bambine era nuda, legata con fascette da imballaggio su un cartone da imballaggio, mentre altre piccole venivano violentate. Nei filmati si sentono le voci stridule dei bambini, mentre i pedofili invece ridono soddisfatti.

Nel 2017 Meter ha denunciato:

  • 502 links
  • con 4992 foto
  • 4412 filmati con bambini abusati
  • i piccoli avevano tra 0 e 2 anni

L’associazione Meter invia i links di queste violenze alle autorità, perché detenere materiale pedopornografico è reato, c’è sempre il rischio però che i pedofili cancellino le prove nel giro di poche ore.

Don Di Noto evidenzia che le aziende che offrono servizi web hanno una grande responsabilità, ancora oggi però non esistono protocolli o filtri per caricare contenuti.

In alcuni servizi dedicati è possibile caricare qualsiasi tipo di materiale, anche violento o di natura pedopornografica in modo anonimo e senza controlli da parte dei proprietari dello spazio web.

A volte qualche gestore collabora, ma non è sempre così. Inoltre anche la polizia internazionale non riesce ad essere efficace e tempestiva.

Don Di Noto dichiara: “abusare sessualmente di neonati, non è neanche una notizia. Non indigna nessuno. Mi preoccupa questo atteggiamento. Questo connivente silenzio.

Ecco il suo consiglio per combattere con maggior forza la pedofilia: “varie le Polizie informate, come anche i server provider e i loro uffici legali. Non servirà cancellare, è necessario individuare le bambine, gli abusatori e chi detiene e divulga, chi lucra su questo tragico fenomeno criminale”.

Don Di Noto rinnova il suo impegno contro questa piaga. “Non resterò, non resteremo in silenzio. Da uomo, da prete, con Meter. Questo impegno deve sempre essere di tutto e agire con determinazione, per il bene dei piccoli”.

Unimamme, questa è una lotta in cui dovremmo impegnarci tutti.

Cosa ne pensate di quanto testimoniato su Aleteia?

Noi vi lasciamo con un’altra testimonianza sul caso di una bambina violentata con una croce al collo.

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