Classi miste: i benefici non sono solo per i bambini autistici

Bambini a scuola (iStock)

I bambini con autismo ricevono grandi benefici a frequentare classi miste a scuola e la stessa cosa vale anche per gli altri bambini. Ecco cosa dicono gli esperti.

Bambini con autismo in classi miste: benefici per tutti

Buone notizie per chi ha figli affetti da autismo (o disturbi dello spettro autistico ASD) e per i genitori di bambini neurotipici (ovvero non affetti da autismo): frequentare classi miste a scuola porta grandi benefici a entrambi i gruppi. Lo sostengono alcuni recenti studi e lo testimonia anche la bellissima esperienza di una mamma.

Uno studio di meta analisi che ha esaminato e riassunto i risultati di 45 studi diversi ha dimostrato che le interazioni tra bambini coetanei autistici e neurotipici portano benefici importanti e a lungo termine sia ai primi che ai secondi. Queste interazioni sono più efficaci se avvengono in un ambiente naturale.

Un altro studio ha esaminato i bambini neurotipici coinvolti nelle attività di apprendimento di bambini autistici. Con un sondaggio è stato chiesto ai bambini neurotipici se le avessero apprezzato le attività svolte: l’83% ha risposto “molto”, mentre il 17% ha risposto “sì”. Gli insegnanti hanno riferito che il coinvolgimento di neurotipici e autistici insieme ha avuto l’effetto positivo di spingere gli studenti ad aiutarsi a vicenda, ha promosso tolleranza e comprensione e ha mostrato la capacità di ridurre gli episodi di bullismo.

Effetti positivi che ha sperimentato anche una mamma canadese quando ha aperto una scuola per suo figlio autistico. Quando Sharon McCarry ha scoperto che il suo secondogenito, Colm, era affetto da autismo ha dovuto faticare molto per fargli avere un’assistenza adeguata. Abitando a Montreal la donna era sempre in auto con il figlio per accompagnarlo alle sedute per terapie individuali e in centro specializzato dove fare attività sociale. Impegni molto stressanti, finché la mamma non ha deciso di aprire un centro proprio, aperto anche a bambini non autistici.

La spinta a intraprendere un progetto così ambizioso gliel’ha data il figlio maggiore, Liam, che da ragazzo aveva insistito per frequentare una scuola mista con ragazzi disabili. Una scuola molto particolare dove non sono i disabili ad essere integrati con i normodotati, ma il contrario. Un’esperienza che era andata talmente bene che Liam era rimasto a lavorare in quella scuola come assistente.

Con l’aiuto della famiglia e degli amici Sharon ha aperto la sua scuola d’infanzia, the Little Red Playhouse, basata su quella frequentata dal figlio maggiore, aperta a tutti i bambini e con un programma specifico di terapia comportamentale per i bambini con autismo. Ed è stato un successo.

Questa storia è stata raccontata dall’Huffington Post Canada.

Che ne pensate unimamme? Mandereste i vostri figli in queste scuole?

Vi ricordiamo purtroppo una vicenda di segno opposto accaduta in Italia: il bambino autistico rifiutato da scuola.

VIDEO: Cosa è l’autismo?

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