Bambini investiti dal suv: morto anche il secondo piccolo durante il funerale di Alessio – FOTO

bambini investiti

Purtroppo è morto anche il secondo bambino investito in provincia di Ragusa.

Unimamme, dobbiamo darvi una tristissima notizia. Purtroppo, anche il secondo bambino investito a Vttoria, in provincia di Ragusa, è morto a causa delle gravissime ferite riportate nell’incidente avvenuto nei giorni scorsi.

Bambini investiti: morto anche Simone

Le ultime notizi davano Simone in coma farmacologico dopo l’amputazione delle gambe. I medici avevano dichiarato che era ancora in pericolo.

Il piccolo aveva dovuto combattere con la febbre alta e con l’assestamento emodinamico, di circolazione e pressione dopo la delicata operazione subita. Purtroppo, nonostante le cure, non ce l’ha fatta.

Seppure traumatizzati i genitori sono stati vicini al figlio ricoverato. “Ci hanno distrutto una famiglia” ha dichiarato la mamma di Simone, ai parenti arrivati a Messina, in ospedale.

Ai giornalisti una zia del bambino aveva detto: “Basta tutto il dolore che già stiamo patendo, non vogliamo parlare”.

La direttrice del reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina aveva commentato così le condizioni del bimbo:  “Al suo arrivo avevamo già giudicato le sue condizioni gravissime. Abbiamo tentato in tutti i modi di salvarlo, ma ogni terapia non è bastata a farlo rimanere in vita. Siamo rammaricati”.

Il piccolo è deceduto intorno a mezzogiorno dopo 2 giorni di agonia.

Rosario Greco, l’autista del suv che ha ucciso i bambini era stato ritrovato con un tasso alcolemico molto più alto del consentito e con droghe nel sangue. Il suo interrogatorio è fissato per domani.

La notizia della morte di Simone è arrivata durante il funerale di Alessio, celebrato alla presenza di 3 mila persone. Il vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta, ha detto:

“Oggi Alessio è con noi e lo sarà sempre. Il suo sacrificio non resti vano”.

Il padre di Alessio ha commentato dopo il funerale del figlio: “Lascerò Vittoria. Dopo questa tragedia non riesco più a vivere in questa città. Non riesco più ad entrare nella mia casa”.

Unimamme, non ci sono parole per commentare questa vicenda e il suo tragico epilogo di cui si parla su Repubblica.

Voi vorreste inviare qualche pensiero alle famiglie di questi bimbi?

 

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