La celiachia: iniziamo a conoscerla…

Bambina sul vasino

Apprendiamo, nostro malgrado, come negli ultimi anni sempre più bambini, sin dalla tenera età, siano affetti dal morbo celiaco. Questa viene considerata dai più come malattia cronica di maggior frequenza, che spesso rende infelici noi genitori e mette a disagio i nostri bambini.

Cerchiamo però di non disperarci e di affrontare serenamente questa prova che la vita ci presenta. E’ bene sempre ricordare che un bambino affetto da tale malattia, nonostante le difficoltà, è pur sempre un bambino normale, che deve essere trattato come tale. Questo è un consiglio che rivolgo a molti genitori che spesso iniziano ad innescare processi di difesa del bimbo rendendolo quasi incapace, o trattandolo come tale, perché afflitto da questo morbo.

Ma cos’è la celiachia? La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine.

Il glutine è una proteina contenuta in quasi tutti i cereali, che sono quindi da evitare:

  • grano,
  • orzo,
  • segale,
  • avena,
  • kamut,
  • farro,
  • sorgo,
  • spelta,
  • bulgur,
  • triticale.

I cereali che sono privi di glutine sono:

  • il riso,
  • il mais,
  • il grano saraceno,
  • il miglio,
  • l’amaranto,
  • la quinoa.

Oltre ai cereali “bannati”, sono da evitare anche prodotti contenenti amidi non ben specificati o modificati, perchè non sicuri al 100%.

Quali i principali sintomi? I sintomi riguardano episodi che avvengono con una certa frequenza di:

  • forti dolori addominali,
  • vomito,
  • dissenteria,
  • calo ponderale.

Come si diagnostica? Per poter diagnosticare questo morbo, che si presenta sovente nei confronti dei soggetti geneticamente predisposti, occorre sottoporre i bambini agli opportuni esami ematologici, semplici esami del sangue, affinchè vengano rilevati:

  • anticorpi anti-gliadina (AGA),
  • anticorpi anti-endomisio (EMA),
  • anticorpi anti-transglutaminasi (Ac anti-tTG) .

Nei bambini dovrà essere effettuata, sotto sedazione, la biopsia intestinale, esame invasivo e di certo non amato da noi genitori. In quelli molto piccoli, invece, potrà essere utilizzata la capsula di ” Crosby-Kugler”.

A che età si manifestano i primi sintomi? Di norma tra il 7° ed il 24° mese. Il morbo può altresì presentarsi in forma atipica nei piccoli pazienti tra i 5 ed i 7 anni di età.

Quale cura? Cosa mangeranno dunque i nostri piccoli amori? Purtroppo non c’è cura risolutiva, ma si può evitare che tale malattia abbia gravi complicanze sia neoplastiche (tumori a livello intestinale e dell’esofago) che non (anemia sideropenica, grave osteoporosi precoce, aborti ricorrenti, ecc…).Occorrerà quindi far mangiare ai nostri figli cibi senza glutine.

Per esperienza vi garantisco che è possibile mettersi ai fornelli e cucinare ottimi e gustosissimi piatti che appagheranno il nostro cucciolo! Non solo, per non farlo sentire sempre “escluso” da uscite o festicciole, sappiate che anche per lui è possibile mangiare al Mc Donald’s: basterà portare il proprio panino e al contenuto ci penserannogli impiegati!  😉

Un ultimo consiglio: prima viene individuata la malattia celiaca meglio è, quindi mamme, ma anche papà, non esitate a far controllare i vostri figli, possibilmente prima dei 2 anni.

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