Coronavirus | Nuove scoperte per bambini e feti

Una donna incinta di Codogno, in provincia di Lodi, è risultata positiva al Coronavirus, cosa dicono gli studi sulla trasmissione del virus durante la gravidanza.

coronavirus in gravidanza
Coronavirus Nuove scoperte per bambini e feti

È notizia di qualche ora fa che una donna incinta risulta essere positiva al Coronavirus, lei è tra i 6 pazienti italiani attualmente contagiati. La donna è la compagna del 38enne anch’egli risultato positivo e ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Codogno.

Coronavirus in gravidanza: cosa dice la scienza

Che cosa si sa dell’eventuale trasmissione del Coronavirus da mamma a feto? Secondo i primi studi effettuati in Cina non ci sono evidenze che questo virus possa causare gravi danni ai neonati o che possa contagiare il feto. Bisogna inoltre sottolineare che, dei 2333 morti in Cina nessuno aveva sotto i 9 anni e che solo lo 0,9% di tutti i malati ha questa età, mentre solo 1,2% ha tra i 10 e i 19 anni.

Su The Lancet, prestigiosa rivista medica americana, un altro studio effettuato su 9 donne che hanno contratto il Coronavirus nell’ultima parte della gravidanza non hanno avuto alcuna infezione intrauterina  o trasmissione della malattia al feto. Non ci sono stati nemmeno casi di sofferenza fetale e tutte le gravidanze si sono concluse in maniera ottimale. I sintomi delle donne incinte malate di Coronavirus erano simili a quelle degli altri pazienti infetti. Le donne non hanno sviluppato polmonite grave. Infine bisogna tener conto che questo studio è stato compiuto su un ristretto numero di persone che si trovavano nell’ultimo periodo della gravidanza e che hanno partorito con cesareo.

Ancora si ignora però cosa possa accadere in casi di donne contagiate nei primi stadi della gravidanza e le eventuali conseguenze sui figli. Rimane inoltre sconosciuto se il virus possa essere trasmesso da madre a figlio con un parto naturale. Esiste però un caso di un neonato nato da una mamma col Coronavirus che è risultato positivo a 36 ore dalla nascita. Yuanzhen Zhang dello Zhongnan Hospital dell’Università di Wuhan ha commentato a questo proposito: “È importante notare che mancano molti importanti dettagli clinici di questo caso e, per questo motivo, non possiamo concludere da questo caso che è possibile l’infezione intrauterina”.

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Il neonato potrebbe anche essersi ammalato per essere stato a stretto contatto con la mamma malata. I bambini, come già fatto notare, sono i meno colpiti, ma le cause sono ancora da chiarire. Stando a quanto riportato sul portale della Sip, tramite Guido Gattinara, presidente Sitip, si legge: “nell’attuale epidemia di Coronavirus i motivi per cui così pochi bambini si sono ammalati non sono ancora chiari. Le due possibili spiegazioni sono legate a una minore probabilità che siano stati esposti al virus per le modalità di diffusione iniziale dell’epidemia (mercato di Wuhan, ospedali), oppure c’e’ qualcosa di diverso nel modo in cui il loro organismo risponde al virus. Unimamme, voi eravate al corrente di questi studi di cui si parla sul Corriere?  Noi vi ricordiamo che, in caso di sintomi di Coronavirus bisogna chiamare il numero verde istituito dal Ministero della Salute: 1500.

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