I bambini possono abbracciare i nonni: le linee guida della Svizzera

I nonni possono abbracciare i nipoti: è ciò che hanno deciso le autorità in Svizzera in questi giorni sulla base di alcune evidenze scientifiche.

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I bambini possono abbracciare i nonni: le linee guida della Svizzera – Universomamma.it

In tempi di “distanziamento sociale”, in cui le persone sono invitate in tutto il mondo ad evitare abbracci e contatti fisici, e di paura per gli anziani vittime “preferite” del Covid-19 (secondo l’ONU nel mondo il 50% dei morti per coronavirus è costituito dalle persone anziane), fa strano leggere le affermazioni rilasciate dalle autorità svizzere e secondo le quali i bambini possono abbracciare i nonni.

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I bambini sono poco contagiosi e possono abbracciare i nonni

Secondo il dott. Daniel Koch, delegato dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per il Covid-19, e con un passato di medico in regioni di crisi per il Comitato internazionale della Croce Rossa, i bambini di età inferiore ai 10 anni non sono contagiosi. Diversi sono oramai gli studi che hanno dimostrato che i bambini sono meno a rischio di avere complicanze da Covid-19, ma non sono immuni. Possono infatti contrarre il virus, soprattutto dagli adulti.

Alessandro Diana, pediatra e professore all’Università di Ginevra, ha confermato su Tio.ch che i bambini non contagiano gli adulti, spiegando che in Svizzera solo 104 bambini sono risultati positivi e seguendo le catene di contagio, erano stati i genitori a contagiarli. 

Tornando a quanto affermato da Koch, gli esperti delle principali università di Berna, Zurico e Ginevra consultati avrebbero però consigliato al momento solo incontri brevi con i nonni.  Secondo loro a mettere in pericolo i nonni sono sono i bambini ma i loro genitori. Per questo motivo non è consigliabile che i nonni si prendano cura dei nipoti per periodi lunghi. “I bambini non sono praticamente infetti e non trasmettono il virus. E la maggior parte dei bambini sono infettati dai loro genitori. Ecco perché i bambini piccoli non presentano rischi per pazienti o nonni ad alto rischio. Quindi, è legittimo che i nonni abbiano un contatto fisico con i bambini più piccoli. Se i bambini invecchiano, ad esempio, dall’età di 10 anni, il rischio aumenta, quindi questo contatto non è più desiderabile “, ha affermato il dott. Daniel Koch. “Se un bambino piccolo è sano e da settimane i nonni lo vedono solo via monitor, a loro farebbe piacere prenderlo tra le braccia. Se il piccolo è sano non c’è nessun pericolo di trasferimento della malattia” ha dichiarato Koch, come si legge su Tio.ch. Ha però poi aggiunto: “le generazioni dovrebbero continuare a tenersi separate. I nonni dovrebbero andare a passeggiare da soli, ma hanno il permesso di tenere in braccio i loro nipoti. Non rischiano nulla“. Diverso è il discorso dell’accudimento, per il quale secondo Koch non servirà comunque aspettare fino all’ottenimento di un vaccino: “Quando in estate si vedrà che il rischio è abbastanza ridotto per gli anziani e che si hanno sotto controllo i vari focolai di infezione, allora alcune cose saranno di nuovo possibili per la popolazione anziana». Se però i bambini hanno sintomi, ha precisato Koch, non devono incontrare i nonni né andare a scuola.

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Successive a queste dichiarazioni sono giunte anche quelle del responsabile della task force scientifica svizzera, Matthias Egger, che ha detto: “Non si può escludere che i bambini possano trasmettere il virus” ma secondo alcuni studi essi sono poco contagiosi. Il rischio di infezione di un bambino risulterebbe essere di un terzo rispetto a quello degli adulti e quindi i bambini non sono i vettori principali della malattia e ciò faciliterebbe la riapertura delle scuole, che la Svizzera si sta approntando a organizzare, revocando le restrizioni.

A fronte di questa presa di posizione della Svizzera anche l’Organizzazione mondiale della sanità, l’OMS, ha deciso di approfondire la questione, come si legge su NewsMedical.net.

La Svizzera al momento presenta meno di 30 mila casi e circa 1700 morti, mentre a livello globale, la pandemia di coronavirus ha ora infettato oltre 3 milioni e 300 mila persone, con un bilancio delle vittime che ha superato le 239 mila. Gli Stati Uniti rimangono il paese con il più alto numero di infezioni, con oltre un milione di casi confermati. A seguire Spagna, Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Russia, come mostrato dai dati della John Hopkins

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E voi unimamme, che ne pensate di queste affermazioni? Voi come vi regolerete con l’inizio della Fase 2?

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