“Glielo abbiamo promesso”: l’annuncio dei genitori di Julien – FOTO

genitori di Julen terzo figlio
fonte: web

Parlano i genitori di Julen a distanza di mesi dalla tragedia che li ha colpiti.

Unimamme, i genitori del piccolo Julen, il bimbo caduto in un pozzo e ritrovato 13 giorni dopo, sono tornati a farsi sentire, raccontando come hanno vissuto quei terribili momenti e quali sono le loro speranze per il futuro senza il figlio.

I genitori di Julen esprimo un desiderio

Victoria Garcia, mamma del piccino, ha dichiarato ad Espejo Público di Antena 3: quando ha smesso di piangere, poco dopo la caduta, ho perso la speranza di poterlo riabbracciare vivo“.

Victoria e José Rosello, solo poco tempo prima, avevano già vissuto il terribile dramma della perdita di un figlio, il fratello maggiore di Julen.

La mamma di Julen ha voluto condividere una notizia che potrebbe portare un po’ di speranza nelle loro vite: lei e il marito stanno cercando di avere un altro figlio.

“Ho promesso un fratellino a Julen, ma per ora non sono incinta. Siamo devastati, ma stiamo cercando di andare avanti, come possiamo, con il supporto della nostra famiglia e dei nostri amici. Ringraziamo tutti”.

José Rosello, il padre di Julen, ha aggiunto: “sopravviviamo, non saremo mai più felici, Julen era il bambino più felice del mondo”.

Per la morte di Julen ora viene indagato David Serrano, il proprietario del terreno in cui era stato scavato il pozzo dove è caduto il piccino.

In precedenza l’uomo, che è anche un parente della coppia, aveva attribuito la morte del piccolo a una disgrazia, un incidente che si è verificato, ma di cui nessuno ha colpa.

Josè Rosello e Victoria Garcia non hanno più avuto contatti con lui.

Successivamente Serrano ha anche provato ad attribuire la morte del bimbo alle operazioni di soccorso che per due settimane hanno tentato, facendo sforzi sovrumani, di trovare il bimbo. Secondo l’autopsia però Julen è morto subito dopo la caduta.

Il padre di Julen ha aggiunto: “al momento i rapporti con lui non esistono. Non possiamo proibirgli di difendersi, ma non crediamo affatto in quella memoria difensiva”.

L’uomo ha mostrato dispiacere per come è stata gestita la comunicazione con i soccorritori.

“Non critichiamo i soccorsi,ma le false speranze e le risposte vaghe che ci hanno fornito in quelle ore così drammatiche”.

Unimamme, voi cosa ne pensate di quanto si è sentito su Espejo Público?

 

 

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