La bronchiolite: cos’è, quali i sintomi e come trattarla

bambino auscultato da una dottoressa

Dopo avervi mostrato in video una tecnica molto efficace per effettuare il lavaggio del nasino dei vostri bimbi, parliamo della bronchiolite, un’ infezione virale acuta delle basse vie aeree, ovvero un’infiammazione dei bronchioli dovuta ad un’infezione portata da alcuni virus, come ad esempio quello dell’influenza.

Bronchiolite: di cosa si tratta

Circa il 15% dei bambini sotto l’anno di età, scrive il Corriere, si può ammalare di bronchiolite nei mesi invernali: il picco generalmente è tra dicembre e febbraio, anche se in realtà la malattia si può manifestare tra ottobre e marzo.

La malattia è altamente contagiosa e si trasmette per via aerea o attraverso il contatto con secrezioni orofaringee infette; l’incubazione va dai 2 ai 5 giorni.

I sintomi:

  • tosse,
  • raffreddore,
  • difficoltà respiratoria,
  • febbre non molto elevata.

Solitamente però la bronchiolite peggiora e può portare il bambino a respirare a fatica; ciò può tradursi nella difficoltà ad alimentarsi regolarmente e il piccolo può diventare disidratato. A volte può presentarsi come ipossemico, cioè pallido e con una colorazione bluastra attorno alla bocca. In questo caso, visto che non riesce ad alimentarsi, è bene procedere ad un ricovero per controllare il decorso della bronchiolite.

Generalmente si guarisce nel giro di una settimana, anche se è importante segnalare ai genitori che i bambini con episodi di bronchiolite possono essere maggiormente soggetti ad episodi di bronchite asmatica.

E voi unimamme? Qualcuno dei vostri bambini ha mai sofferto di questa infezione?

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