Il modo in cui interagiamo con i figli nei primi anni ne modella il cervello

Madre che gioca con il neonato

Care unimamme, continuiamo il nostro sorprendente viaggio alla scoperta dello sviluppo del cervello nei primi anni di età attraverso un altro illuminante video pubblicato sempre dagli scienziati del Center on the Developing Child della Harvard University.

Abbiamo già parlato nel precedente articolo della velocità con cui si sviluppano le connessioni neurali nei primissimi anni di vita; oggi vogliamo invece  porre l’attenzione sull’interazione ‘Botta e Risposta’, processo fondamentale nella formazione dell’architettura del cervello.

L’interazione botta e risposta nei primi anni di vita rafforza la struttura del cervello dei bambini

L’interazione ‘Botta e Risposta’ si instaura tra i bambini e gli adulti di riferimento delle loro vite. I bambini molto piccoli interagiscono attraverso gorgoglii, espressioni facciali e gesti e gli adulti rispondono con lo stesso tipo di vocalizzazione e gestualità.

Questo processo di interazione ‘botta e risposta’ è fondamentale per i collegamenti e le connessioni dei vari circuiti del cervello, specialmente nei primi anni di vita. In assenza di tali risposte, oppure in caso di risposte inappropriate, la struttura del cervello non si forma come dovuto e questo potrebbe comportare difficoltà o differenze nell’apprendimento e nel comportamento non solo del bambino, ma anche dell’adulto del futuro.

Il video che vi proponiamo (ricordate di attivare i sottotitoli e poi di impostare la traduzione in italiano, se necessario) mostra come i progressi della neuroscienza, biologia molecolare e genomica ci forniscano una maggiore comprensione del modo in cui le prime esperienze di vita siano radicatissime nel nostro essere, nel bene e nel male.

 

L’interazione con i neonati pone le basi per lo sviluppo della struttura del cervello: contribuisce a creare nuove connessioni tra le diverse aree del cervello e a costruire le competenze emotive e cognitive necessarie nella vita.

Ad es. quando un bambino vede un oggetto e un adulto gli dice il nome, si forma una connessione nel cervello del bambino che associerà un dato suono ad un particolare oggetto. Successivamente ai bambini verrà mostrato come alcuni segni scritti siano associati a quello stesso oggetto. Ogni nuova tappa si poggerà su ciò che è stato appreso prima.

Madre interagisce con il figlioUno sviluppo sano da 0 a 5 anni, che passi anche da una corretta interazione con i più piccoli, pone le basi perché:

  • il bambino o il ragazzo abbia un soddisfacente rendimento scolastico
  • l’adulto sia economicamente produttivo
  • si crei una comunità forte, composta da cittadini responsabili, in salute e successivamente genitori di altre generazioni solide allo stesso modo.

E voi unimamme, ne eravate al corrente?

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