Morbillo: 15 casi all’ospedale di Macerata, anche un bambino che non poteva vaccinarsi

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Morbillo: 15 casi di contagio all’ospedale di Macerata, ricoverato un bambino che non poteva vaccinarsi.

Il morbillo continua ad imperversare in Italia, nonostante le vaccinazioni obbligatorie, che il nuovo governo vuole rendere facoltative, e nonostante gli appelli a non sottovalutare una malattia molto contagiosa che può avere conseguenze gravi e letali. Dall’inizio del 2018 sono morte 4 persone di morbillo in Italia.

Per chi non si occupa di malattie infettive, e magari fa i paragoni con le vittime di incidenti stradali, può sembrare il numero dei morti di morbillo può sembrare di poco conto, ma non lo è, soprattutto per una malattia che nei programmi dell’Organizzazione mondiale della Sanità doveva essere debellata già nel 2015. In molti Paesi del mondo non si verifica più alcun caso di morbillo, grazie alla vaccinazione della popolazione, e se accade si tratta di pochi sparuti casi, nell’ordine della decina, che comunque fanno notizia.

In Italia nel 2017 abbiamo avuto circa 5mila casi di morbillo, con 4 morti, secondi in Europa solo alla Romania, che ha avuto oltre 5.500 casi, comunque con uno dei più alti tassi d’incidenza al mondo, come rilevato dall’OMS.

Ora purtroppo dobbiamo darvi notizia di altri preoccupanti casi di contagio da morbillo avvenuti nell’ospedale di Macerata, nelle Marche. A inizio 2018 vi avevamo segnalato altri casi di contagio di morbillo in ospedale, a Sanremo.

All’ospedale di Macerata 15 casi di morbillo

Un ragazzo di 16 anni arrivato al Pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, nelle Marche, con il morbillo ha contagiato altre 15 persone, tra cui un bambino troppo piccolo per essere vaccinato.

Il ragazzo dopo essere passato dal pronto soccorso è stato in altri due reparti, prima che il morbillo gli venisse diagnosticato. Poiché la malattia è molto contagiosa, il virus si è diffuso rapidamente e ha scatenato l’epidemia.

Tra i contagiati ci sono soprattutto adulti, che non erano vaccinati, e un bambino che non poteva vaccinarsi a causa di un’altra patologia e che è stato ricoverato all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona per precauzione. Altre quattro persone sono state ricoverate. Per fortuna nessuno dei contagiati è in gravi condizioni.

All’ospedale di Macerata tutti i protocolli sono stati attivati, insieme alla profilassi per evitare ulteriori contagi, e ora la situazione è tornata alla normalità. Sono stati sottoposti alla profilassi anche i familiari e tutti coloro che sono entrati in contatto con le persone che hanno contratto il morbillo. Sono state contattate fino a 100 persone. Nessuno era vaccinato contro il morbillo.

L’epidemia di morbillo si è verificata tra la fine di giugno e i primi di luglio. Il ragazzo di 16 anni malato è stato ricoverato in isolamento all’ospedale di Macerata dal 28 giugno al 2 luglio 2018. I casi successivi sono arrivati in ospedale dal 10 al 15 luglio e gli ultimi il 29 e il 30 luglio. Come si legge su Cronache Maceratesi. Non tutti i casi, quindi, sono correlati tra loro, anche se le autorità sanitarie locali spiegano che una sola persona malata di morbillo può arrivare a contagiare fino a 18 persone, perché il virus resiste fino a due ore nell’ambiente esterno dove è stato trasmesso per via aerea.

Il direttore sanitario dell’Area Vasta 3 di Macerata, Alessandro Maccioni, ha detto alla stampa che “non c’è emergenza” e che “tutti i protocolli sono attivi“; ma allo stesso tempo ha espresso il su disappunto per una situazione che si poteva evitare se le persone contagiate fossero state vaccinate (escluso il bambino che non poteva farlo, ovviamente).

I contagiati dall’epidemia di morbillo sono soprattutto i padri di alcuni bambini ricoverati nell’ospedale di Macerata. I bambini non si sono ammalati, i padri invece sì perché non erano vaccinati. Alle persone contagiate dalla malattia e quelle entrate in contatto con loro, le autorità sanitarie hanno proposto la vaccinazione, con le due dosi di MPR, ma c’è qualcuno che ha rifiutato.

Le autorità sanitarie marchigiane hanno ribadito l’importanza della vaccinazione contro il morbillo, che estesa a tutta la popolazione, e non solo ai bambini e ragazzi, avrebbe potuto evitare l’epidemia.

L’ultimo rapporto sul morbillo in Italia, pubblicato da Epicentro appena pochi giorni fa, ha registrato 2029 casi da gennaio a giugno 2018, con 4 decessi, il 48,9% dei casi con almeno una complicanza, di cui 202 casi di polmonite e 144 casi di insufficienza respiratoria, e il 59,5% dei casi ricoverato in ospedale.

L’epidemia di morbillo nell’ospedale di Macerata, con 15 casi, alza in modo repentino la media dei contagi in tutte le Marche.

Questi fatti non fanno che confermare l’importanza delle vaccinazioni. Siete d’accordo unimamme?

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