Il nuovo modulo di autocertificazione: ecco cosa cambia

E’ stato diffuso, dopo solo pochi giorni dall’ultima pubblicazione, un nuovo modulo di autocertificazione da compilare per chi si allontana da casa.

Nuovo modulo autocertificazione
Il nuovo modulo di autocertificazione: ecco cosa cambia – Universomamma.it

E’ stato diffuso, dopo solo pochi giorni dall’ultima pubblicazione, un nuovo modulo di autocertificazione da compilare per chi si allontana da casa.

Nuovo modulo di autocertificazione: necessario dopo l’ultimo decreto

Dopo pochi giorni dalla pubblicazione della nuova autocertificazione per chi deve spostarsi, il Capo della Polizia ha annunciato che è stato introdotto un nuovo modulo a seguite dell’ultimo decreto ed anche per rispondere alle tante domande che in questi giorni i cittadini stanno ponendo.

A SkyTg24, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha annunciato che, per chi deve necessariamente muoversi da casa, è necessario compilare un nuovo modulo: “Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare” i quesiti che arrivano dai cittadini.
Rispetto al precedente, il nuovo modulo prevede, oltre alla dichiarazione di non essere stati sottoposti a quarantena e di non essere positivo, anche la consapevolezza di eventuali provvedimenti adottati dai presidenti delle Regioni coinvolte in eventuali spostamenti nel territorio, dunque quella da cui ci si sposta e quella in cui si arriva che potrebbero avere adottato ulteriori limitazioni.

MODULO DELL’AUTOCERTIFICAZIONE DEL 26.03.2020

Il nuovo modulo elenca una serie di situazioni di necessità per cui è consentito lo spostamento, ad esempio: il rientro dall’estero, le denunce di reati, gli obblighi di affidamento di minori, l’assistenza a congiunti o persone con disabilità.
Per chi viola le leggi non saranno previste sanzioni penali, ma multe amministrative.
Il Capo della Polizia ha anche parlato dei controlli che giornalmente le forze dell’ordine stanno facendo su tutto il territorio nazionale affinché vengano rispettate le indicazioni: “Fino al 24 marzo abbiamo controllato due milioni e mezzo di persone e rilevati 110 mila comportamenti non corretti sanzionati con l’articolo 650 del codice penale“. Le sanzioni fin qui comminate, ha ricordato il prefetto, ammonteranno a un’ammenda pari a 200 euro.

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Per chi non ha rispettato la quarantena, come riportato anche da Repubblica, sia essa obbligatoria sia essa volontaria, “è quella che fa riferimento all’articolo 260 delle leggi sanitarie e prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e una sanzione amministrativa da 500 a 5000 euro“. Ai suoi uomini ha comunicato che bisogna essere rigorosi, ma anche umani:Non solo nelle modalità con le quali ci si rapporta con i cittadini, ma anche nel comprendere che i cittadini a volte sono bersagliati da disposizioni non sempre omogenee perché non abbiamo solo disposizioni nazionali, ma anche regionali”. Gabrielli ha poi ringraziato chi “ogni giorno sta mettendo sforzo, passione e determinazione in un momento così delicato come questo“. Ricordando che oltre al personale medici anche i suoi uomini si stanno dando da fare: “Se è vero che ci sono medici e paramedici che sono la nostra frontiera perché stanno salvando tante vite, è vero anche che i nostri uomini e le nostre donne delle forze dell’ordine, della polizia, delle forze armate sono impegnati in un’altra battaglia, quella di spezzare la catena del contagio“.
Il capo della Polizia ha ricordato che, purtroppo, “la stragrande maggioranza dei nostri cittadini vive con fastidio e sofferenza le limitazioni, però le rispetta. C’è un’altra parte che, o perché non ha compreso, o perché non è consapevole del rischio, o perché a volte è un po’ allergica e questo è un po’ un vizio nazionale, si comporta in maniera negativa e introduce in questo complesso sistema un vulnus, un baco che può addirittura pregiudicare il tanto che si sta facendo”.

Voi unimamme avete scaricato il nuovo modello? Ricordate di portarlo sempre con voi e di limitare le uscite.

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