Bambini leggono davanti le gabbie di alcuni cani ed il motivo è nobile! (FOTO)
Perché i bambini dovrebbero leggere ai cani? Un’iniziativa speciale a beneficio di entrambi.
Perché i bambini dovrebbero leggere ai cani? Un’iniziativa speciale a beneficio di entrambi.
Un’indagine che ci fa riflettere sul dormire nel lettone con i proprio figli. Come evitare traumi per i piccoli ma ritrovare anche un rapporto di coppia?
Una raccolta di 23 tenere immagini dedicate al rapporto tra fratelli e sorelle.
Un libro che insegna a divertirsi in cucina, con rispetto, salubrità e sicurezza.
Una riflessione sulle liti superficiali che scoppiano tra le coppie, unita ad alcuni consigli su come evitarle.
Ai nostri figli piace disegnare, ma spesso vengono guidati dai consigli degli adulti, limitandoli. Come fare per sviluppare la loro creatività? La risposta di un famoso illustratore di libri per bambini stupisce.
Essere genitore è un mestiere complicato. Ci sono alcuni atteggiamenti, però, che vanno assolutamente evitati quando ci relazioniamo con i nostri figli.
Roberta D’Alessandro è una ricercatrice che ha voluto ribattere alla ministra dell’Istruzione riguardo l’assegnazione di 2 milioni di borse di studio.
L’isola delle fiabe è un progetto che dovrebbe esistere in ogni scuola, biblioteca, o luogo pubblico dedicato ai bambini. Vi raccontiamo in cosa consiste e chi è la Signora delle Favole.
Una ragazza ha trovato un brillante metodo per favorire l’apprendimento del linguaggio dei segni a bambini e adulti.
Heidi in versione live action arriva al cinema: un film da vedere!
Una ricerca legge l’evoluzione dei personaggi femminili Disney, da Biancaneve ai Frozen, analizzando quanto influiscono sulle educazione dei nostri figli.
Esiste a Roma una biblioteca comunale dove le mamme, grazie a dei laboratori, sperimentano in prima persona l’importanza del cullare, del cantare ninne-nanne e del leggere per i neonati. Parliamo della Casa dei Bimbi.
Un simpatico lupo con una crisi d’identità, spiega ai nostri bambini che sono perfetti come sono.
L’indagine Istat sulla lettura diviene un modo per analizzare la società: se leggere è una scelta personale, non farlo ha dei motivi di tipo sociale ed economico.