Pedofilia in Cile, Papa Francesco: “non abbiamo reagito in tempo”

Papa Francesco scrive alla vittime dei preti pedofili in Cile.

Pedofilia nella Chiesa: la questione cilena

Si torna a parlare di pedofilia nei ranghi della Chiesa dopo che Papa Francesco, si era interessato della situazione in Cile inviando un arcivescovo che, in veste di giudice, avrebbe dovuto indagare le accuse nei confronti del clero.

Il Papa ha dovuto riconosere la veridicità delle accuse e il fatto che la Chiesa non sia riuscita a proteggere adeguatamente i fedeli che sporgevano denuncia.

Per questo il Papa ha scritto una lettera diretta al “Popolo di Dio del Cile”.

Ecco cosa scrive il Papa a proposito dello scandalo che ha coinvolto il prete Fernando Karadima. “Ci sono state situazioni  che non sapevamo vedere e sentire. Come Chiesa non potevamo continuare a camminare, ignorando il dolore dei nostri fratelli”. E ancora: “Oggi siamo chiamati a guardare avanti, accettare e subire il conflitto, in modo che possiamo risolverlo e trasformarlo in un nuovo cammino”.

Karadima, per anni, ha abusato di ragazzi affidati alle sue cure mentre i suoi superiori lo coprivano.

Credo che qui sia uno dei nostri principali difetti ed omissioni: il non sapere ascoltare le vittime. Quindi sono state tratte conclusioni parziali, dove mancavano elementi cruciali per un discernimento sano e chiaro. Con vergogna devo dire che non abbiamo sentito e non abbiamo reagito in tempo” si legge su Repubblica.

Dal 3 giugno Papa Francesco riceverà un gruppo di vittime di padre Karadima. Si  tratta di 5 preti vittime di abusi di potere, di coscienza e sessuali, con due sacerdoti che li hanno aiutati nel loro percorso giuridico e spirituale e due laici.

Papa Francesco quindi desidera mostrare lasua vicinanza ai preti abusati e ascoltare ciò che hanno da dire per prevenire ulteriori abusi nella Chiesa.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa lettera di Papa Francesco?

 

 

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