“Ho rischiato di morire per il morbillo”: denuncia una neomamma

Partiamo subito da una cosa: io sono assolutamente favorevole ai vaccini. Le mie figlie sono ovviamente entrambe vaccinate (anche per la varicella prima che ci fosse la legge) e non mi sono mai sognata di saltare le vaccinazioni. Primo perché mi fido del mio pediatra e non dei ciarlatani che ci sono sui social, secondo perché non si può avere un’opinione su questo fatto. Non si può scegliere, non si può avere la libertà di fare o non fare: questo perché si vive in una comunità e bisogna proteggere anche coloro che non possono vaccinarsi per patologie gravi.

Non è vero che le malattie contro cui ci si vaccina sono ormai estinte o poco pericolose: basti pensare che in Italia il morbillo è tornato dopo essere stato praticamente debellato per colpa di coloro che pensano che “il vaccino sia un’opinione”.

Silvia, una donna di 39 anni, proprio per colpa di chi non ha vaccinato (e anche lei da piccola non lo è stata) ha rischiato di morire e di provocare gravi danni al bimbo che portava in grembo.

Incinta contrae il morbillo: “Ho rischiato di morire e di perdere mio figlio” 

Silvia – come riporta il Messaggero – l’hanno scorso era al settimo cielo: era incinta e stava aspettando suo figlio Nathan. Attorno alla 32esima settimana di gravidanza, ha cominciato ad avere una strana febbre che non scendeva neanche con gli antipiretici: alla fine le è stato diagnosticato il morbillo e ha dovuto partorire con un cesareo d’urgenza. 

Il bambino – anche se nato prematuro – viene dichiarato fuori pericolo dopo un mese, periodo di tempo nel quale né lei né suo marito hanno mai potuto vedere il loro figlio per paura di contagiarlo.

Silvia, inoltre, ha avuto la polmonite a causa del morbillo e ci ha messo quasi tre mesi per riprendersi del tutto. La storia per fortuna ha avuto un lieto fine, visto che si era in gravidanza piuttosto avanzata, ma sarebbe potuta andare molto peggio soprattutto per il bimbo che forse non avrebbe potuto nascere.

Silvia non ha dubbi: “Sono una vittima dei no-vax”. Anche lei non era stata vaccinata da piccola e non ha fatto il vaccino neanche in seguito perché si riteneva la copertura vaccinale – la cosiddetta immunità di gregge – sufficiente. Evidentemente così non è stato. E lancia un appello: “chi ha dei dubbi deve sapere“.

Ricordatevi: vaccinate. Non possiamo permettere che bambini molto piccoli senza alcuna protezione possano contrarre malattie gravi e anche invalidanti (quando non sono mortali). Non bisogna scherzare sulla vita.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di bambino di due mesi ammalato di pertosse: non era vaccinato come il fratello. 

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