Migranti venduti come schiavi in Libia: un filmato sconvolgente – VIDEO

La schiavitù, purtroppo, esiste ancora ed è una sconvolgente inchiesta a rivelarlo.

Migranti schiavi: una terribile verità

Un reportage della CNN, corredato di immagini e filmati, ha svelato che in Libia i migranti vengono venduti all’asta come schiavi.

La base d’asta è di 500 Euro, ma si può arrivare a 800 per un centrafricano “forte e adatto al lavoro nei campi”.

Non potendo più imbarcarli su gommoni fatiscenti gli aspiranti migranti vengono venduti come, tristemente, accadeva una volta.

A fare questa scoperta è stata la giornalista della CNN Nima Elbagir che, dopo aver ricevuto un video, insieme ai colleghi Raja Razek, Alex Platt e Bryony Jones, si è recata direttamente in Libia per assistere all’asta.

Lì, lei stessa ha assistito alla compravendita di esseri umani. La giornalista ha raccolto decine di testimonianze di uomini che erano stati venduti e poi erano finiti nei centri di detenzione nelle zone costiere del Paese.

“Erano così traumatizzati da quello che avevano passato che non hanno voluto parlare, ed erano così spaventati che sospettavano di chiunque incontrassero” ha dichiarato la giornalista.

Nel reportage viene illustrato che le aste vengono effettuate in normalissime città libiche dove le persone conducono la loro vita.

Le aste sono state effettuate in almeno 9 città, ma si suppone che il fenomeno sia molto più esteso.

Gli inviati della CNN hanno parlato con Victory, un nigeriano ventunenne che ha spiegato di essere stato venduto a un’asta dopo aver provato per un anno e 4 mesi a raggiungere l’Europa.

Il trafficante di esseri umani che l’ha comprato ha persino richiesto un riscatto alla famiglia del giovane per liberarlo.

“Se controllate i loro corpi, vedrete i segni. Sono stati picchiati, mutilati” ha aggiunto Victory.

Le immagini e i video girati dai giornalisti della CNN hanno spinto le autorità libiche ad avviare un’inchiesta.

Unimamme, voi cosa ne pensate dell’inchiesta riportata sul Post?

Noi vi lasciamo con un approfondimento sulla schiavitù e sfruttamento infantile.

 

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