Bambina nata con “metà cuore” viva grazie a una tecnica mai provata prima

cuore artificialeCare unimamme, spesso vi raccontiamo casi unici o da record, che ci permettono di continuare a sperare e credere nei progressi della medicina.

Oggi siamo orgogliose di raccontarvi il caso, tutto italiano, di una bambina nata nel 2010 con un problema congenito al cuore.

La bambina, della provincia di Torino, è nata affetta da una rara cardiopatia congenita, il c.d. ventricolo unico, nella quale metà del cuore non si sviluppa correttamente.

L’incredibile caso di un trapianto di cuore su una bambina dopo l’impianto di un cuore artificiale

La bambina, sin dalla  nascita, si è sottoposta a diversi interventi, tutti effettuati presso la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica del Regina Margherita della Città della Salute di Torino:

  • uno in epoca neonatale
  • uno a 6 mesi
  • uno a 4 anni di vita.

Tali interventi però non sono bastati, in quanto la bambina ha continuato ad avere ripetuti e numerosi episodi di scompenso cardiaco.

Solo ad ottobre 2015 la bambina è stata inserita nella lista dei soggetti in attesa di trapianto di cuore. Nel frattempo ha continuato ad avere degli scompensi, e una volta ha addirittura subito un arresto cardiaco che ha reso necessaria una rianimazione durata circa 2 ore.

Poiché dopo questo evento la bambina non si è ripresa le è stata dapprima impiantata un’assistenza cardiocircolatoria con una pompa esterna che le ha permesso di sopravvivere, seppur per un periodo limitato. Tale tipo di impianti infatti va sostituito dopo 2-3 settimane con il c.d. cuore artificiale.

La sostituzione dell’impianto, per via del difetto della bambina, non è stata però affatto semplice: è stata infatti tentata una strategia mai provata prima che ha richiesto diversi passaggi intermedi ed è durata ben 2 settimane, tempo necessario per far abituare il cuore al nuovo impianto.

L’impianto del cuore artificiale è avvenuto a marzo, e solo grazie a questo la piccola è potuta sopravvivere fino al trapianto definitivo di cuore, che è poi avvenuto fortunatamente a metà luglio.

La bambina è stata infine dimessa dall’ospedale il 18 agosto.

L’Ospedale Regina Margherita di Torino, nel comunicato stampa in cui ha dato tale notizia, ha voluto diffondere anche alcuni dati relativi ai trapianti di organi in Italia nel periodo che va dal 2002 al 2015:

  • sono stati effettuati 2089 trapianti di organo in età pediatrica, di questi 312 di cuore, 37 dei quali presso la Cardiochirurgia Pediatrica del Regina Margherita
  • il tempo medio di attesa in lista è stato di 7 mesi (attualmente in lista sono 69)
  • nel 2015 sono deceduti prima del trapianto 76 dei 1059 pazienti in attesa per un cuore
  • sempre nel 2015 i donatori in Italia sono stati 1388.

Questi dati ci fanno riflettere sull’importanza della donazione degli organi: salvare una vita dopo una perdita non è uno dei gesti più grandi d’amore?

E voi unimamme, che ne pensate?

Vi lasciamo con un altro caso incredibile in cui un cuore artificiale ha salvato la vita a una ragazza di 16 anni.

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