Risveglio dei bambini: come evitare capricci e conflitti secondo gli esperti

risveglio dei bambini
Risveglio dei bambini (iStock)

Per iniziare bene la giornata, il risveglio dei bambini è molto importante.

Se vogliamo evitare drammi, urla, pianti, capricci e bambini che non ne vogliono sapere di vestirsi e andare a scuola, è bene usare delle accortezze, e qualche trucco.

La scienza viene in soccorso dei genitori. Oltre a spiegare loro perché il risveglio dei bambini è importante ed è bene che avvenga nel migliore dei modi. I bambini, infatti, hanno tutta una serie di esigenze che vanno rispettate, dovute alla loro giovane età di individui ancora in formazione.

Molti adulti, infatti, tendono a dare per scontate abitudini o attività quotidiane che per loro sono normali, ma non loro sono per i bambini. Così nascono i conflitti, con i bambini che rifiutano di ascoltare i genitori. Situazioni che si verificano frequentemente al mattino, quando il risveglio per i bambini può essere lungo e difficile, incompatibile con le loro esigenze. Ecco cosa consigliano gli esperti per evitare problemi.

Risveglio dei bambini: perché è importante e come renderlo dolce

I bambini hanno un cervello in via di sviluppo. Questo spiega perché potrebbero reagire male o non rispondere ad alcune richieste dei genitori.

Quello che può aiutare i genitori a superare conflitti e capricci è curare la loro relazione con i figli, dedicargli coccole e attenzioni. Le connessioni del cervello dei bambini sono ancora in fase di formazione. Quello che per gli adulti è scontato o logico, non lo è per i bambini. Ecco perché i più piccoli hanno bisogno di maggiori attenzioni. A cominciare dal risveglio.

Lo spiegano  ricercatori Daniel Siegel e Tina Payne Bryson nel loro libro “The Whole Brain Child“, citato nel blog Parent.co. In proposito, il prof. Siegel ha sviluppato il concetto di neurobiologia interpersonale in un cervello in via di sviluppo. In base a questo concetto è importante stabilire legami sicuri nell’infanzia, perché facilitano la capacità del cervello di funzionare come un sistema integrato.

Concentrarsi sulla relazione con il proprio figlio, piuttosto che sui compiti quotidiani da svolgere, non solo aiuterà il rapporto con lui, e le vostre mattine, ma aiuterà anche a sviluppare in modo ottimale il cervello di vostro figlio nel lungo periodo.

Tra i primi consigli del libro “The Whole Brain Child“  viene indicata l’importanza di stabilire una connessione a livello emotivo con il proprio bambino prima di provare a ragionare con lui (o con lei). Il modo migliore per aiutare un bambino a superare un momento critico è quello di abbracciarlo, oppure offrirgli un altro segnale non verbale di affetto, come uno sguardo amorevole, una carezza sul braccio, una dolce stretta alla mano. Solo dopo questi gesti iniziate a parlare con vostro figlio.

Infatti, solo dopo che il bambino si sarà calmato abbastanza per essere impegnato in una conversazione o per ascoltare tranquillo, potrà assorbire tutto quello volte dirgli. Sia che vogliate parlargli, mostrare empatia o che vogliate proporre soluzioni per risolvere un problema.

Secondo i prof. Siegel e Payne Bryson, prendere una pausa per stabilire una connessione serve a un duplice scopo:

  • in primo luogo, rafforza il legame tra voi e vostro figlio, connettendo entrambi
  • in secondo luogo, questo legame facilita la costruzione di connessioni tra le aree distinte del cervello del bambino.

I genitori che alla mattina lottano contro il tempo, correndo come matti, per portare il figlio a scuola in orario, trovano molto utile prendersi un momento per connettersi con il proprio figlio, prima che scoppi il caos. Una pausa che aiuta ad aggirare lo stress.

Risveglio dei bambini: consigli pratici

La dottoressa Laura Markham, psicologa clinica, esperta di genitorialità, consiglia di coccolare il vostro bambino per cinque minuti mentre si sveglia. Un modo per ricollegarvi con vostro figlio, dopo la separazione della notte, e dargli un motivo per cooperare invece di contrastarvi.

Se andate troppo di corsa e cinque minuti sono troppi, dedicate comunque un momento alle coccole, che siano tre, due minuti, o anche uno solo.

Se le coccole a letto non fanno parte della vostra routine, provate altri modi per stabilire un contatto con il vostro bambino: massaggiargli la schiena o tenergli la mano e stabilire un contatto visivo mentre lo svegliate.

Qualunque sia il modo per stabilire un contatto con il vostro bambino al momento del risveglio, fate in modo che entri a far parte della vostra routine mattutina. I gesti devono diventare quotidiani.

La routine e le connessioni funzionano meglio quando vanno insieme, sottolinea l’educatrice Kelly Pfeiffer. Le connessioni stabilite al risveglio, poi, dovrebbero continuare nel resto della mattinata, con altri gesti di complicità e condivisione. Come inventare una canzone divertente mentre si va a scuola o raccontare la barzelletta del giorno.

Queste piccole abitudini sono molto importanti e il loro effetto vi sorprenderà. La bravura sta nell’applicarle costantemente, tutti i giorni, anche quelle mattine in cui siete in ritardo e l’ansia vi assale. Qualche minuto in più dedicato ai vostri figli non sarà stato tempo perso.

E voi unimamme che ne pensate? Dedicate 5 minuti alla mattina per coccolare i vostri bambini?

Sul tema del cervello, vi ricordiamo il nostro articolo sulle sue fasi di sviluppo dal feto all’adulto.

VIDEO: risveglio dei bambini, Filastrocca del mattino

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