Inaugurato il Sinodo sulla Famiglia: gli argomenti da trattare e il pensiero di Papa Francesco

sinodo sulla famigliaOrmai siamo abituati alle sorprese che ci regala papa Francesco, i lettori di universomamma, poi, ricorderanno, senz’altro, il messaggio che il Papa ha mandato ai giovani con il quale li spronava a essere artefici del proprio destino.

Un Papa che non si limita a pregare tra le mura del Vaticano o nelle chiese ma che diffonde la parola di Dio anche attraverso i social network. Un Papa davvero super. Tanti i tweet che papa Bergoglio manda attraverso il suo profilo Twitter, l’ultimo dei quali risale a ieri mattina, in occasione dell’apertura del Sinodo sulla famiglia. Questo il testo di quanto twittato dal Papa:

Mentre diamo inizio al Sinodo sulla Famiglia, preghiamo il Signore di indicarci il cammino. #prayforsynod”.

Il Sinodo, espressamente voluto dal Papa, ha come tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Oltre 80 mila i fedeli presenti in Piazza San Pietro per la celebrazione di inaugurazione ai quali il Papa ha detto “Non abbiate paura delle differenze di opinioni” e ha continuato, calamitando l’attenzione della folla, dicendo: “Per ricercare ciò che oggi il Signore chiede alla Sua Chiesa, dobbiamo prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire l’“odore” degli uomini d’oggi, fino a restare impregnati delle loro gioie e speranze, delle loro tristezze e angosce. A quel punto sapremo proporre con credibilità la buona notizia sulla famiglia”.

Chiaramente Papa Francesco non sottovaluta le difficoltà che dovrà affrontare durante il sinodo riguardo la pastorale familiare, prima tra tutte la concessione della comunione ai divorziati risposati. Il Papa è consapevole che molti pastori della Chiesa non vedono di buon occhio questa idea anche se, fortunatamente, si tratta di una percentuale inferiore a quella che, invece, la considera una normale conseguenza di quella che è la realtà civile in cui viviamo.

L’idea e la volontà di papa Francesco è quella di poter dare, finalmente, una risposta a quelle situazioni familiari diverse da quella del matrimonio, come:

  • le convivenze,
  • le unioni di fatto,
  • i separati,
  • i divorziati
  • i risposati,
  • i figli che restano soli,
  • le ragazze madri
  • le unioni gay, che rappresentano senza dubbio il punto più ostico.

Il documento di base del Sinodo, l’Instrumentum Laboris, esorta la Chiesa a non vestire più i panni del “giudice che condanna”, soprattutto le persone divorziate, e di “curare le ferite” della famiglia in crisi.

Molti i temi che verranno affrontati durante il Sinodo, tutti argomenti che fino a oggi hanno trovato poco ascolto da parte della chiesa:

  • il controllo delle nascite,
  • il divorzio e le nuove nozze,
  • l’omosessualità,
  • la convivenza,
  • la fedeltà,
  • i rapporti prematrimoniali,
  • la fecondazione in vitro.

Bisogna dunque che i partecipanti al Sinodo tengano in conto l’evoluzione della famiglia e il numero, in costante aumento, di convivenze, unioni di fatto e divorziati risposati.

Il Papa, durante la messa inaugurale del Sinodo, ha paragonato il mondo in cui viviamo alla “vigna del Signore” dicendo che, come scritto nel Vangelo, “Sono i contadini a rovinare il progetto del Signore: essi non fanno il loro lavoro, ma pensano ai loro interessi. Gesù, con la sua parabola, si rivolge ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, cioè ai ‘saggi’, alla classe dirigente. Ad essi in modo particolare Dio ha affidato il suo ‘sogno’, cioè il suo popolo, perché lo coltivino, ne abbiano cura, lo custodiscano dagli animali selvatici. Questo è il compito dei capi del popolo: coltivare la vigna con libertà, creatività e operosità. Dice Gesù che però quei contadini si sono impadroniti della vigna; per la loro cupidigia e superbia vogliono fare di essa quello che vogliono”.

Il Sinodo, dunque, così come sostiene Papa Francesco “Serve per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo. Il Signore ci chiede di prenderci cura della famiglia, che fin dalle origini è parte integrante del suo disegno d’amore per l’umanità”.

Sinodo: gli argomenti da trattare

Divorziati e risposati. Le persone che vivono questo status a oggi non sono “autorizzati” alla comunione. Perché gli altri peccati vengono perdonati e questo no? A questa domanda dovranno dare la giusta risposta.

Unioni omosessuali. Anche per gli omosessuali viene richiesto, un atteggiamento di accoglienza e misericordia. I bambini nati da unioni gay devono poter essere battezzati così come quelli nati dal matrimonio eterosessuale.

Anticoncezionali e aborto. Gli aderenti al Sinodo dovranno prendere coscienza che le coppie non ritengono sia un peccato utilizzare un anticoncezionale e, pertanto, non ne fanno menzione durante la confessione prendendo la comunione senza problemi. Altra cosa, invece, è l’aborto che, la maggior parte dei credenti considera “peccato estremamente grave”.

Violenze e abusi. Da condannare qualsiasi tipo di violenza: il femminicidio, la promiscuità sessuale, l’incesto in certe aree geografiche, la pedofilia, il commercio e lo sfruttamento dei bambini, il turismo sessuale, ma pure le dipendenze da alcol, droghe, pornografia, gioco d’azzardo e perfino da internet, social network e videogiochi. Si tratterà poi anche degli scandali sessuali e degli abusi perpetrati dal clero nei confronti di persone meno fortunate.

E voi unimamme, cosa ne pensate di questa nuova apertura da parte della chiesa nei confronti di queste persone che fino a oggi hanno solo ricevuto porte chiuse in faccia? Siete d’accordo o no?

(Fonte: ansa.it)

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