Infertilità femminile: 6 possibili cause

Infertilità femminile


In Italia una coppia su quattro ha difficoltà a concepire bambini e presenta seri problemi di infertilità. Come sappiamo le cause sono molteplici e, senza dubbio, l’età della donna rappresenta uno dei principali. Basti pensare che l’età media in cui una donna prova ad avere un figlio è passata dai 25 anni del 1990 agli attuali 32, età in cui la riserva ovarica inizia già inesorabilmente a diminuire. Ovviamente l’età non è la sola variabile da valutare quando si parla di infertilità e sterilità. Vediamo più in dettaglio quali sono le cause principali di questo problema che purtroppo riguarda sempre più coppie desiderose di avere un figlio.

Infertilità femminile: ecco le cause

Se state cercando di diventare madri, queste sono le possibili cause che finora potrebbero aver ritardato il concepimento:

1. Età – L’ideale per il nostro corpo sarebbe avere figli tra i 20 e i 30 anni. Infatti in questi dieci anni la presenza di ovuli è ancora ricca (tra i 100 e i 200 mila). Pensate per avere un’idea del decadimento di questo numero che intorno ai 40 anni gli ovuli scendono a 2.000 e insieme a loro scende drasticamente la possibilità di fecondarli. Non fatevi dunque ingannare dalle mamme vip che hanno aspettato quest’età per avere figli; loro rappresentano delle eccezioni, ma la regola è diversa. Purtroppo, sono sempre di più (circa il 6%) le donne che aspettano i 40 anni per decidersi a fare un figlio, fatto che ha contribuito a ridurre di tre volte il tasso di natalità in Italia da 2,7 figli per coppia a 1,2 in 25 anni.

2. Problemi di peso – Parliamo sia di sovrappeso che di sottopeso. Infatti l’obesità e l’eccessiva magrezza sono entrambe causa del 6% dell’infertilità. Nella maggior parte di questi casi se il peso torna normale anche la fertilità viene recuperata. Il discorso legato al peso riguarda sia le donne che gli uomini. Infatti se da un lato l’obesità femminile può essere causa di

  • riduzione dell’ovulazione,
  • aumento probabilità di aborti spontanei,
  • sviluppo sindrome da ovaio policistico,

dall’altro lato l’obesità maschile è strettamente legata all’infertilità; infatti gli uomini con un eccesso di peso presentano:

  • livelli anormali degli ormoni legati alla riproduzione,
  • disfunzioni erettili
  • problemi legati alla qualità del seme.

Per quanto riguarda il sottopeso invece ricordiamo che le donne con meno del 22% di grasso corporeo soffrono di amenorrea ipotalamica dovuta ad un’alterazione della regolazione centrale del ciclo mestruale.

3. Luce – Non tutti sanno che ogni volta che si accende la luce di notte facciamo diminuire la produzione di melatonina, l’ormone che ci fa scivolare nel sonno. Nelle donne che stanno cercando di concepire, la melatonina aiuta a proteggere le cellule uovo soprattutto durante l’ovulazione. Per questo i ricercatori consigliano a una donna che cerca un bambino di stare al buio almeno 8 ore di seguito la notte.

4. Gengive irritate – Secondo recenti studi le donne con problemi alle gengive impiegano più tempo a concepire un bambino. Una cattiva igiene orale prolunga in media di circa due mesi l’attesa per una gravidanza.

5. Stress – Se dedicate troppe ore ai problemi di lavoro o ad altre fonti di stress sappiate che rischiate di raddoppiare le probabilità di infertilità. Lo ha rivelato infatti una ricerca americana che ha analizzato i livelli di cortisolo e delle alfa-amilasi (due indicatori dello stress) nelle donne che cercavano di concepire.

6. Infezioni genitali – Le infezioni genitali come mycoplasma e clamidia alterano la funzionalità delle tube e anche quella degli spermatozoi compromettendo seriamente la fertilità. Queste infezioni si trasmettono attraverso i rapporti sessuali e spesso sono asintomatiche.

Spesso non sono quindi soltanto fattori fisici a procrastinare il momento in cui diventare genitori: quando si decide di avere un bambino bisogna quindi valutare il proprio caso a 360° per valutare se modificare il proprio stile di vita.

E voi unimamme? A che età siete diventate madri per la prima volta? E in quanto tempo ci siete riuscite?

 

(Fonte: Repubblica.it)

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