Le donne rischiano di non poter più partorire senza aiuto, parola di esperto

parti troppo medicalizzati

E se un giorno le donne perdessero la capacità di partorire naturalmente e allattare al seno?

L’ipotesi  non è così fantascientifica stando alle osservazioni del dottor Michel Odent, 84 anni, pioniere delle nascite in acqua negli ospedali, che nel suo ultimo libro “Do We Need Midwives?”  (Abbiamo bisogno delle ostetriche?”) sostiene che i parti stanno diventando così medicalizzati che le donne stanno seriamente rischiando di non essere piu’ in grado di partorire da sole.

Parti troppo medicalizzati: quale lo scenario futuro?

Michel Odent è famoso nel mondo per diversi motivi:

  • la creazione della “salle souvage” in ospedale, un ambiente simile a una stanza di casa, una via di mezzo tra parto in caso e parto in clinica
  • è un forte sostenitore del parto attivo, naturale, sulle orme di Leboyer, convinto che l’essere umano possa e debba valorizzare i suoi “istinti” in favore della conservazione della specie
  • è autore di numerosi libri sulla nascita.

Secondo Odent la nascita è cambiata in peggio:

  • le donne impiegano più tempo per il travaglio rispetto a 50 anni fa
  • a numerose donne vengono fornite medicine per il parto
  • e molte vengono sottoposte ad operazioni chirurgiche per partorire.

I dati riportati da Odent evidenziano che le donne che hanno partorito tra il 2002 e il 2008 hanno impiegato due ore e mezza in più al primo stadio del travaglio di quelle che hanno partorito tra il 1959 e il 1966.

Questo, per me, rappresenta l’evidenza: le donne stanno perdendo la capacità di partorire. Questo è il primo fenomeno. Inoltre il numero di donne che danno alla luce un bimbo con parto naturale sta diventando poco significativo” sottolinea Odent.

Odent poi è molto critico nei confronti dell’aumento di parti cesarei in Inghilterra, che solo tra il 2013 e il 2014 sono stati più di 1/4 delle nascite. E da noi in Italia la situazione non è certo migliore.

Inoltre è anche convinto che la somministrazione sempre più diffusa di ossitocina sintetica durante il travaglio, stia riducendo la capacità delle donne di produrre tale ormone autonomamente. L’ossitocina infatti fa iniziare il travaglio e gioca un ruolo fondamentale nell’allattamento. E Odent è convinto che con l’evoluzione tale funzione fisiologica verrà meno per il minor numero di donne “lasciate” libere di produrre ossitocina naturalmente con i loro tempi.

Credo che il sistema umano dell’ossitocina – essendo l’ossitocina l’ormone dell’amore, fondamentale per il parto e l’attaccamento, anche da adulti – stia indebolendosi. Il futuro della capacità umana di partorire è a rischio” ha dichiarato Odent.

I dati su cui si basa Odent sono quelli relativi all’Inghlterra in cui il tasso di parti indotti con l’uso di ossitocina sintetica dal 2013 al 2014 sono aumentati da 1.7 punti percentuali al 25%, pari a 161726 parti.

La situazione ideale secondo Odent è quella in cui le ostetriche stiano sedute in silenzio all’angolo di una sala travaglio in penombra, facendo magari la maglia, perchè ciò tranquillizzerebbe la futura mamma, che non si sentirebbe così sotto pressione, consentendo così al suo corpo di produrre in maniera naturale l’ormone necessario per partorire.

A dare ragione a Odent, diversi esperti, tra cui Soo Downe, un professore di ostetricia all’Università del Central Lancashire ha dichiarato: “Odent in passato ha detto cose che sembravano assurde ma qualche anno più tardi sono state sostenute da prove evidenti. Dare alle donne ossitocina sintetica interferisce con l’equilibrio ormonale. Sono in crescita le evidenze che vi siano conseguenze a lungo termine.”

Unimamme, recentemente un ospedale americano ha dimostrato come ridurre drasticamente i parti cesarei fosse possibile, forse bisognerebbe davvero soffermarsi a riflettere se queste cure così eccessive siano indispensabili.

Voi cosa ne pensate? Come è andato il vostro parto?

 

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