Ha 22 anni e un tumore ma vuole “rinascere” per i bimbi orfani! (FOTO & VIDEO)

arianna malata di tumore al cervello

“Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio“.

Antoine de Saint-Exupèry

Arianna è una ragazza che sta lottando con un tumore al cervello e ha deciso di farlo vivendo. Lei stessa racconta di aver scoperto il senso della sua vita dopo essersi ammalata. Ma andiamo per ordine.

Andrea Caschetto è il ragazzo siciliano che sta facendo il giro del mondo per gli orfanotrofi e che finora è stato in Sri Lanka, India, Nepal, Vietnam, Cambogia, Thailandia, Emirati ed ora è in Brasile. In molti lo seguono nel suo viaggio, leggendo i suoi post o guardando i video che pubblica sulla sua pagina Facebook. Tra questi c’è Arianna, una ragazza che è stata “folgorata” dal sorriso di Andrea e dei bambini che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e gli ha voluto mandare una lettera che vi riportiamo:

Ciao sono Arianna ho 22 anni e studio giurisprudenza. Ho iniziato proprio male, che banalità , scusami ma l’alternativa era : ” Ciao sono Arianna e mi sono innamorata del tuo stile di vita, anzi del tuo obbiettivo” .Ti starai chiedendo come mai una pazza che ama presentarsi ti stia scrivendo questo messaggio. Ti scrivo perché tu sei stato, diciamo così, una svolta nella mia vita . Ho iniziato gli studi tre anni fa con la consapevolezza di essere entrata dentro un tunnel, un tunnel così lungo e buio da non riuscire a vederne la fine. Non ho mai immaginato il mio futuro, neanche credevo di dover pormi un obbiettivo, qualcosa in cui credere. Mi sono sempre sentita un pesce fuor d’acqua, fuori dalle righe. Amo stare in mezzo alla gente, voglio sempre imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Ho un debole , se così lo possiamo chiamare per gli animali. Circa due mesi fa però mi hanno diagnosticato un tumore al cervello. Ho iniziato a pensare che forse era proprio per questo che non riuscivo ad immaginare il mio futuro, come una sorta di premunizione… mille pensieri mi tormentavano, mi sentivo quasi una “condannata a morte”. Fino a quando pochi giorni fa ti ho visto su Facebook, ho pensato subito le stesse cose che centinaia di persone ti scrivono pubblicamente. Ma la cosa che mi ha spiazzata è stato il tuo sorriso, hai un potere incredibile, un dono che pochi hanno che è quello di far sorridere le persone, di farle stare bene, e il tuo dono è arrivato anche a me attraverso lo schermo di un portatile . A breve dovrò subire un intervento, non ho paura. Ho trasformato la mia paura in amore, e tutto questo amore lo vorrei portare con me proprio in India nei “tuoi” orfanotrofi. Ho promesso a me stessa di partire al più presto, ho visto la luce del mio tunnel e l’ho vista negli occhi di quei bimbi. Scusa se ti ho fatto perdere tempo prezioso, non era mia intenzione, vorrei tanto sapere quello che giornalmente fate e farti mille domande . Ma per il tuo bene eviterò 😊 complimenti per questa coraggiosa scelta… In bocca al lupo .
Arianna

Andrea ha ricevuto questo messaggio a fine marzo, ma l’ha pubblicato sulla pagina solo il 29 aprile, data in cui Arianna si è sottoposta all’operazione al cervello.

Innumerevoli sono stati i commenti, i messaggi di incoraggiamento diretti ad Arianna, ma soprattutto le proposte per renderne il risveglio speciale. Tra le tante 2 hanno riscosso successo:

    • realizzare un video dedicato ad “Arianna palloncino” (è questo il nome scelto da Andrea, e il motivo si capisce alla fine del video)

    • far partire una raccolta fondi per consentirle di raggiungere Andrea in una tappa del suo bellissimo viaggio.

800 euro per aiutare una ragazza appena operata di tumore a realizzare un sogno, anzi Il Sogno! Perchè Arianna, come dice lei stessa, ha deciso di prendere in mano la sua vita e di indirizzare il suo destino.

Fino ad oggi ho lasciato fare tutto al destino, un destino che con me è stato parecchio generoso, ha allontanato da me gente poco importante, e mi ha fatto conoscere esseri umani fatti di solo cuore. Tutto questo per portarmi ad oggi, carica, sicura, diversa, grande, felice, amata e con una nuova “avventura” da raccontare.
Però, adesso destino mio caro , mettiti da parte , ora tocca a me… scrivere il mio lieto fine.”

Il tempo per raccogliere i soldi finisce il 17 luglio, e sarebbe veramente un peccato se non riuscisse a partire.

Andrea si è attivato anche chiedendo ad alcuni professori del liceo scientifico Ernico Fermi di Ragusa di aiutarlo, memore delle bellissime iniziative svolte ai tempi della scuola. Assieme all’associazione Il Ponte della Vita infatti, i ragazzi del liceo avevano adottato a distanza ben 35 bambini.

I professori che oggi hanno accettato l’invito di Andrea ed aiutarlo nella raccolta per Arianna sono:

  • Carmelo Ialacqua
  • Tina Petrolito
  • Caterina Palermo
  • Cettina Cianciolo

persone che hanno lasciato sicuramente un segno nella vita dei loro studenti, e per questo professori che tutti vorremmo per i nostri figli.

Ma ancora non basta, pechè piu’ siamo e meglio è! Accettare di partecipare, donando anche 1 euro, può voler determinare la riuscita della raccolta: se siamo in tanti a contribuire, il sacrificio sarà piccolo ma la gioia regalata a Arianna sarà grande, grandissima!

I modi per farlo sono 2:

  1. o mediante donazione da effettuare sulla pagina dedicata alla raccolta, ma occorre avere un conto paypal
  2. o mediante bonifico ad Andrea Caschetto e poi lui li girerà per la raccolta (cosa che farebbe comunque perchè Andrea si è impegnato a mettere l’eventuale parte mancante per raggiungere l’importo e consentire così ad Arianna di partire…). Questo l’IBAN: IT 94 O 03058 01604 100571363612

Empatia è una parola importante: non è solo la capacità di mettersi nei panni degli altri, ma significa “andare verso l’altro e portare questi nel proprio mondo”. E allora facciamolo! Sappiamo che spesso ci si lamenta dell’assenza di interesse per gli altri, ma sappiamo anche che per un genitore è diverso, un padre e una madre farebbero di tutto per permettere a un figlio, a una giovane ragazza in questo caso, di “rinascere” da una situazione oscura.

Che ne dite unimamme, l’aiutiamo? Noi siamo sicuri di si!

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