Un sindaco “vieta” i compiti delle vacanze: ” guardate l’alba”

compiti delle vacanzeFinalmente arrivano le tanto sospirate vacanze scolastiche e con esse il carico di compiti che “affligge” alunni e genitori durante la pausa estiva, ma non a Mamoiada, un comune sardo in provincia di Nuoro.

I compiti delle vacanze di un sindaco sardo

Luciano Barone, sindaco di questa cittadina ha preso in mano carta e penna per esprimere quanto segue, come riportato su: Il Fatto quotidiano:

“Il sindaco rende obbligatorio quanto segue: la scuola è finita o sta per terminare, l’estate aspetta i ragazzi a braccia aperte ma l’incubo dei compiti per le vacanze aleggia sopra di loro come una nube grigia pronta a rovinare le vacanze estive.

Libri da comprare, testi da leggere, matite da appuntire, biro che lasciano tracce svogliate su fogli bianchi, spesso accompagnati da disegnini, macchie di granita e un po’ di sabbia. Questo è quello che si prospetta per la maggior parte degli studenti”.

Barone quindi propone una soluzione “alternativa”, prendendo spunto dai suggerimenti del professore Cesare Catà del liceo Don Bosco di Ferno.

“Al mattino andate a camminare sullariva del mare in totalesolitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici. Cercate di usare tutti i nuovi termini imparati insieme quest’anno, più cose potete dire, più cose potete pensare, più siete liberi.

Leggete quanto più potete ma non perché dovete; leggete perché l’estate vi ispira avventure esogni e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Se vi sentite tristi o spaventati, non vi preoccupate: l’estate come tutte le cose meravigliose mette in subbuglio l’anima.

Provate a scrivere un diario per raccontare il vostro stato (a settembre se vi va lo leggeremo insieme). Ballate, senza vergogna, in pista, sotto casa o in camera vostra. Almeno una volta andate a vedere l’alba, restate in silenzio e respirate, chiudete gli occhi grati. Fate molto sport. Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con tutta la sincerità e la grazia di cui siete capaci, non importa se lui capirà o meno. Riguardate gli appunti delle nostre lezioni: per ogni autore e ogni concetto fatevi domande e rapportatele a quello che vi succede. Siate allegri. Non dite parolacce e siate sempre educatissimi e gentili. Guardate film dai dialoghi struggenti (possibilmente in lingua inglese) per migliorare la vostra competenza linguistica e capacità di sognare”.

Non tutti i professori approvano però la sua inusuale decisione, qualcuno sottolinea che il sindaco non ha le competenze necessarie per suggerire di non fare i compiti delle vacanze.

“Certo non ho alcun potere sulla didattica degli insegnanti ma da primo cittadino mi confronto ogni giorno con loro, mi espongo con le loro famiglie. Non si può decontestualizzare la scuola dal territorio. Sia chiaro, non cerco notorietà. Quando ho visto sul web i compiti di Catà ho pensato di adottarli e dare particolare significato e importanza a questa idea mettendo un timbro e una firma” dichiara, convinto, l’uomo che, rimasto molto colpito dalla proposta di Catà, ha deciso di citarla in un’ordinanza ufficiale rivolta gli studenti delle scuole medi e superiori.

A fine vacanze ci penserà direttamente il sindaco a “testare” l’effettiva esecuzione dei compiti assegnati.

Barone infatti pensa ai compiti come qualcosa che dia un valore aggiunto alla vita.

E voi unimamme cosa ne pensate della sua idea?

Vorreste compiti così per i vostri bimbi?

Unimamme noi vi suggeriamo di leggere anche i compiti della vacanze assegnati dalla maestra Margherita Aurora.

 

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