Travaglio: fino a quando è meglio aspettare per l’induzione del parto?

Quando una donna è incinta spera che la data del parto venga rispettata: non c’è soltanto la stanchezza fisica, la curiosità di vedere il proprio bambino, ma anche la paura del parto. E’ probabile che se le 40 settimane sono passate e non succede niente, allora si induca il travaglio. Quando però è il momento migliore per compiere questo passo? Lo dicono gli esperti.

Induzione del parto: mai prima di 39 settimane 

Diversi esperti, interpellati dal sito americano Romper, concordano nello stabilire come tempo “non prima delle 39 settimane”.

Il Dr. Kenneth James, ginecologo e medico al Saddleback Memorial Medical Center, ha dichiarato che le mamme non dovrebbero cercare di indursi naturalmente il parto prima delle 39 settimane: “Gli standard medici raccomandano tra le 41 e le 42 settimane per un rischio minore” dice il medico. Suggerisce inoltre di aspettare fino alla fine per un’induzione medica, perché la cosa migliore è sempre quella di entrare in travaglio spontaneamente. 

Prima delle 39 settimane, infatti, il bambino sta ancora subendo delle trasformazioni importanti per il suo sviluppo: “Gli studi dimostrano che il maggiore sviluppo celebrale del feto avviene tra le 36 e le 39 settimane, così cerchiamo di portare le pazienti fino alla 39esima settimana” dice il Dr. Yen Tran, ginecologo all’Orange Coast Memorial Medical Center.

L’induzione dovrebbe essere praticata per un motivo medico o se si è passata la data del parto di una o due settimane e solitamente le induzioni vengono praticate in ospedale, dove si possono controllare il battito del feto, le contrazioni e i cambiamenti della cervice.

Inoltre è pericoloso tentare un’induzione “naturale” a casa senza prima aver consultato un medico.

Comunque, secondo James, il processo si può iniziare anche a casa, se si ha un’ostetrica che può aiutare (sempre mai prima delle 39 settimane).

Ci sono infatti dei metodi che si possono adottare per indurre il travaglio da sole:

  • aiuti con le erbe
  • certi agrumi
  • massaggi
  • riflessologia plantare
  • agopuntura

Oppure c’è il vecchio metodo dei rapporti sessuali o ancora provare un tiralatte o ancora una semplice stimolazione del capezzolo, o ancora usare oli essenziali per massaggiare il perineo, come suggerisce il dottor Yen. 

“Se le pazienti vogliono fare qualcosa per indurre il travaglio a casa potrebbero avere più frequenti rapporti sessuali in modo che il seme stia all’interno della vagina per far maturare la cervice”.

Inoltre, suggerisce di applicare un asciugamano caldo sul perineo la notte per ammorbidire l’area per prevenire lo lacerazione dei tessuti vaginali durante il parto. 

E voi unimamme cosa ne pensate? Conoscevate qualcuno di questi metodi? A voi hanno indotto il parto? A quante settimane?

Intanto vi lasciamo con il post che parla dell’induzione e dei motivi per cui dovrebbe essere l’ultima soluzione.

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