I genitori non sono perfetti: i motivi per cui si sentono maggiormente in colpa

senso di colpa

Una volta che si diventa genitori bisogna imparare una cosa: bisogna fare i conti con il senso di colpa. Il senso di colpa è – di fatto – il miglior amico dei genitori, indipendentemente da tutto, e questo già da quando i bambini sono ancora in fasce.

Scegli di non allattare? Sei una mamma snaturata.

Scegli di allattare e magari lo fai in un luogo pubblico? Sei una svergognata.

Torni a lavorare e mandi tuo figlio al nido? Eh, ma come crescerà.

Stai a casa? Non hai voglia di fare niente.

E questi sono solo gli esempi che mi vengono in mente.

Il senso di colpa è come avere un mal di testa continuo e se non ce l’hai tu di tuo, te lo fanno venire gli altri, che sono bravissimi ad instillarti dubbi e perplessità.

Secondo una ricerca, i genitori si sentono in colpa 23 volte in una settimana per tutte le decisioni che prendono. 23 volte! E c’è chi pensa che educare i bambini sia facile…

Genitori e senso di colpa: lo studio

Secondo il NewYorkpost, un nuovo studio commissionato dal brand Farm Rich ha dimostrato che i genitori si sentono colpevoli 23 volte a settimana: il 25% dei 2000 genitori che hanno partecipato hanno dichiarato di rivedere le proprie idee sotto la pressione di essere dei genitori perfetti.

Le mamme si sentono soprattutto colpevoli per:

  • le urla
  • permettere che i bambini usino i dispositivi elettronici
  • diventare petulanti per il disordine domestico
  • non cucinare abbastanza cibo preparato in casa

Come parte della ricerca, gli studiosi hanno anche messo insieme una lista di 10 argomenti che scatenano i sensi di colpa.

La top 3 riguarda:

  • la perdita della pazienza
  • non giocare abbastanza con i propri figli
  • non stare a casa abbastanza

Al quarto posto c’è la presenza di troppi dispositivi elettronici nella vita dei figli, mentre al settimo la scarsa cucina casalinga.

Seguono:

  • non sentirsi di essere un buon esempio
  • non riuscire a portare i figli di più in vacanza o in gita
  • non avere tempo per cucinare
  • non leggere abbastanza a e con loro
  • lasciar mangiare ai figli “cibo spazzatura”
  • lavorare troppo

D’altronde i genitori odierni sono sottoposti a tantissime pressioni, per cui è naturale che ci si senta a volte inadeguati se non si seguono i modelli proposti dagli esperti: non importa cosa fai come genitore, comunque lo stai facendo male.

Dallo studio è anche emerso che i social media fanno la loro parte: 1 genitore su 5 ha infatti ammesso di competere con gli altri nel pubblicare foto e video della loro “famiglia felice”. C’è però una distinzione da fare: i genitori più giovani sono più propensi a provare emozioni negative come colpa o gelosia guardando ciò che pubblicano gli altri genitori, mentre i più anziani, le vecchie generazioni per capirci, sono più felici per gli altri.

Ovviamente è ridicolo che i genitori vengano giudicati per le proprie scelte ed è altrettanto ridicolo che si sentano colpevoli per ciò che loro riconoscono come il bene della propria famiglia.

Personalmente tutti questi motivi di frustrazione li ho provati e li provo anch’io, anche per via della competizione che c’è tra genitori stessi quando si hanno metodi educativi diversi. Pur non essendo immune da questi attacchi preferisco sempre ricordarmi che le mie azioni – anche quando non rispecchiano il modello di madre dell’anno – sono autentiche e che le mie bambine mi conoscono per ciò che sono, non per ciò che farei finta di essere.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di una ricerca sul tempo di qualità passato con i figli, per dire addio ai sensi di colpa. 

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