“Il mio travaglio è durato 100 ore”: il racconto di una mamma (FOTO)

Unimamme, oggi condividiamo con voi la storia una mamma che forse potrà aiutarne altre che stanno vivendo le stesse emozioni.

Una mamma condivide le sue riflessioni sul parto

Un anno fa, questa sera, mi sono svegliata in travaglio. Sono trascorsi 6 giorni prima che la mia bambina facesse la sua comparsa sulla terra.

Per quanto sia eccitante e gioioso celebrare il suo primo compleanno settimana prossima, è anche l’anniversario di qualcosa di molto drammatico e straziante. 

Capisco perché poche persone parlino volentieri del trauma del parto. Mentre le storie sul travaglio e parto vengono condivise regolarmente, è difficile parlare di storie traumatiche e sostenerle.

Ho vomitato quasi tutti i giorni della gravidanza e non vedevo l’ora di andare in travaglio.

Sentivo come se il mio corpo e questo bambino sapessero cosa fare.

Alla fine mi sono sentita tradita, mi vergognavo, non mi sono sentita partecipe del travaglio.

Sento come se avessi vissuto le mie peggiori paure portando mia figlia in questo mondo.

Mi sento come se avessi fallito e che mi sbagliavo a credere così tanto in qualcosa.

Il mio cuore soffre per il fatto che i miei ricordi dell’incontro con mia figlia siano così esigui.

Mi ricordo che ero cosciente solo a tratti e che mi sforzavo di tenere aperti i miei occhi per vederla.

Non mi ricordo di lei, non mi ricordo di averla sentita piangere. Niente riguardo al suo arrivo somiglia a come immaginavo di incontrare questa persona che aveva vissuto dentro di me.

La mia cicatrice fa ancora male. Niente sembra lo stesso. Mi domando quante donne abbiano avuto il proprio bimbo tagliato fuori dalla pancia e stiano bene.

Questo mi fa sentire come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me.

Non capisco perché mi preoccupassi così tanto.

Avere un parto traumatico ti priva di energie.

Dover scendere nei dettagli su ciò che è accaduto è estenuante, dover spiegare i tuoi inneschi scatenanti è sfinente, è tutto estenuante, spero che postare tutto questo vi potrà aiutare a capire, siate pazienti, date a me e alle altre mamme il tempo e lo spazio per affrontare queste emozioni.

Sì, lei era perfettamente sana e tutti dicono “questo è ciò che importa”, ma questo non dovrebbe essere il caso.

Per quanto io sia grata il mio cuore si è spezzato quel giorno, non dovrebbero farmi sentire peggio per essermi sentita in quel modo. 

Ogni storia è diversa, questa è solo una parte di me.”

Unimamme, voi cosa ne pensate dei commenti di questa mamma provenienti dal suo account Instagram?

Noi vi lasciamo con la storia di un’altra mamma che ha raccontato il suo parto traumatico.

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