Il figlio muore per la SIDS e la sua mamma lotta perché non accada più (FOTO)

SIDS

Una mamma che ha perso il figlio a causa della SIDS vuole impedire che accada agli altri bimbi.

SIDS: la storia di una mamma

Jana Roberts e suo marito hanno subito una tragica perdita poco più di un anno fa. Il loro bambino: Kipp, di sole 9 settimane, è morto a causa della SIDS.

La sua mamma sente molto la sua mancanza. “A volte devo rimettere insieme i miei pensieri e asciugare le lacrime per poter fare la spesa, ci sono volte in cui sento il mio petto bruciare”.

Il piccolo è deceduto improvvisamente, come accade con questa Sindrome, mentre la donna si trovava in visita dai parenti in Alabama.

Il marito non era con lei e la donna ha dovuto chiamarlo per dargli lo straziante annuncio: “questa è stata la telefonata più difficile che abbia mai dovuto fare. Mi sento ancora stringere il cuore quando ci penso”.

Jana si è incolpata a lungo per la morte del bimbo.

“I membri della famiglia ci passavano ingenui articoli sulla SIDS, ritenendola responsabile della morte di Kipp, era doloroso. Le notti erano il momento peggiore, il tormento: e se… mi teneva sveglia. Cosa ho fatto di sbagliato, cosa avrei potuto fare diversamente?”.

Jana aveva seguito alla lettera tutte le indicazioni dell’America, Academy Pediatrics sulla SIDS, come si legge su The Stir:

  • il bimbo dormiva sulla schiena
  • la superficie era rigida
  • il lenzuolo aderente
  • Kipp veniva allattato esclusivamente al seno

Purtroppo non esiste una formula per preservare i bambini dalla SIDS. La mamma di Kipp ritiene però che l’Owlet Smart Sock (la calzina gufetto intelligente) avrebbe potuto fare la differenza.

Si tratta di un consegno che costa 300 dollari (255 Euro), traccia il ritmo cardiaco, il livello di ossigeno e la temperatura del corpo. Inoltre avverte i genitori se c’è qualcosa che non va.

Jana vorrebbe che tutti i genitori potessero permettersene uno.

Per questo motivo ha fondato Kipp’s Kindness (la gentilezza di Kipp), un’organizzazione no profit che raccoglie denaro attraverso le donazioni per comprare Owlet Smart Sock per le famiglie bisognose.

Ora Jana riceve lettere di ringraziamento.

“Questa mamma ci contatta per ringraziarci per l’Owlet che potrebbe aver salvato sua figlia. Mi ha avvisato e siamo corsi in ospedale”.

Lì hanno appreso che la figlia aveva un virus respiratorio che poteva minacciarne la vita.

“Storie come questa mi fanno capire che posso fare la differenza” dichiara Jana.

Con l’avvicinarsi dell’anniversario della morte di Kipp Jana ha deciso che lo trascorrerà con la famiglia. “Sarò onesta. Scoprirete molto presto di non poter fare piani. Il rimorso è subdolo, potrei non voler fare niente. Dico sempre alla mia famiglia di ricordare Skipp facendo qualcosa per una persona sconosciuta. Sono incline a pensare che lui ci stia guardando e che dica “continuate a diffondere felicità”.

Ricordiamo che la calzina del Gufetto intelligente non previene la SIDS, ma aiuta i genitori a capire se i figli stanno soffocando.

L’America Academy of Pediatrics consiglia ai genitori di non fidarsi di monitor cardiorespiratori per prevenire la SIDS.

Unimamme, voi cosa ne pensate?

Noi vi lasciamo con un approfondimento su come ridurre il rischio di SIDS del 60% con l’allattamento al seno.

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