Padri: come funziona il congedo parentale nel mondo

congedo dei papà

 

Da un’indagine dell’Unicef emerge che 2/3 dei bambini abitano in nazioni dove ai genitori non sono concessi giorni di congedo retribuito.

Congedo dei papà: la situazione nel mondo

Stando a una recente analisi dell’UNICEF quasi 2/3 dei bambini del mondo che hanno meno di 1 anno, si tratta di circa 90 milioni, vivono in Paesi dove ai papà non è concesso nemmeno un giorno di congedo parentale retribuito.

Dall’indagine emerge che ben 92 Paesi non hanno politiche sociali che assicurino ai padri un congedo adeguatamente retribuito, incluse India e Nigeria che presentano un’alta popolazione infantile.

In contrasto, altri Paesi, come Brasile e Repubblica Democratica del Congo presentano politiche di congedo parentale rivolte ai papà anche se a breve termine.

Secondo Henrietta H. Fore, il direttore esecutivo dell’UNICEF, “positive e significative interazioni tra genitori e figli fin dall’inizio, contribuiscono a modellare il cervello dei bambini e il su sviluppo per il resto della vita, rendendoli più sani, più felici, incrementando la loro capacità di imparare. Quindi è nostra responsabilità consentirgli di rivestire questo ruolo”.

Altri studi suggeriscono che, quando i genitori legano coi bimbi fin dall’inizio, sono più inclini a svolgere un ruolo attivo nello sviluppo del bimbo. Inoltre le ricerche suggeriscono che quando i papà interagiscono positivamente coi bambini i piccoli:

  • hanno un miglior equilibrio psicologico
  • hanno una maggior autostima
  • sodisfazioni dalla vita a lungo termine

L’UNICEF stesso concede un congedo parentale fino a 16 settimane ed è la prima agenzia delle Nazioni Unite ad estendere questo congedo oltre le 4 settimane.

Qualcosa si sta muovendo però anche nel resto del mondo.

In India, gli ufficiali stanno proponendo una formula che consenta ai papà un congedo fino a tre mesi.

Negli Stati Uniti, dove ci sono 4 milioni di bambini, non esistono congedi né per la mamma né per i papà.

Evidenze scientifiche hanno dimostrato che trascorrere i primi anni, in modo particolare i primi 1000 giorni dal concepimento ai 2 anni, in un ambiente amorevole e stimolante, producono connessioni neurali molto veloci.

Queste connessioni neurali aiutano a determinare l’abilità cognitiva dei bimbi come:

  • leggere
  • pensare
  • l’abilità di gestire lo stress
  • influenzano quanto guadagneranno da adulti

Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati di cui si parla sull’Unicef?

Noi vi lasciamo con l’appello di un papà in congedo parentale sul tempo perduto.

 

 

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