Un’atleta quindicenne è morta perché lo smartphone le è caduto nella vasca.
Lo smartphone ormai è diventato quasi un’estensione dei nostri arti, grandi e piccoli sembrano non poterne fare a meno, non riescono a staccarsi nemmeno per qualche secondo, adoperandolo anche in situazioni potenzialmente pericolose.
La giovanissima Irina Rybnikova era una promettende atleta di arti marziali. La ragazza, specializzata in pancrazio, un’antica forma di combattimento che prevede lotta e pugilato, aveva vinto molti premi.
Purtroppo, qualche giorno fa, è morta all’improvviso.
La quindicenne stava chattando con le amiche mentre si trovava nella vasca da bagno, in casa sua, nella città di Bratsk, nella Russia centrale. Il cellulare le deve essere scivolato in acqua, uccidendola.
Al momento della disgrazia i genitori non erano in casa, quando sono rientrati hanno trovato la figlia folgorata.
La Russia è rimasta sconvolta da questa notizia, come si legge su El Mundo.
La federazione sportiva del suo sport ha dichiarato: “un tragico incidente ha preso la vita della nostra campionessa, amica, compagna e studentessa Irina Rybnikova, 15 anni. La nostra amata ragazza era una candidata per il Master of Sports in pankration. Riposa in pace”.
Un utente di Twitter ha commentato: “non è possibile che le persone non capiscano la pericolosità di tenere a contatto con l’acqua un cellulare collegato al caricabatterie”.
Stando ai media russi i casi di morti simili sarebbero già migliaia. Le autorità si sono unite alla campagna di sensiblizzazione per sottolineare il pericolo costituito dall’uso di caricabatterie, smartphone e altri apparecchi simili nei bagni.
Tutti dovremmo essere più consapevoli di questi rischi, non lo pensate anche voi?