Il Papa difende i migranti: “politiche insostenibili, non si può accusarli di tutto”

Papa Francesco migrantiIl Papa parla di migranti in vista della Giornata Mondiale della Pace.

Papa Francesco è sempre molto chiaro e diretto, il suo impegno vero i più poveri e gli ultimi del mondo è totale e lo ha dimostrato anche nell’ultimo discorso, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace.

“Non sono sostenibili i discorsi politici che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza

Il pontefice ha fatto riferimento alla situazione attuale. “Viviamo in questi tempi in un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o dell’estraneo, nell’ansia di perdere i propri vantaggi, e si manifesta purtroppo anche a livello politico, attraverso atteggiamenti di chiusura o nazionalismi che mettono in discussione quella fraternità di cui il nostro mondo globalizzato ha tanto bisogno. Oggi più che mai, le nostre società necessitano di ‘artigiani della pace“.

Papa Bergoglio non ha mancato occasione di rivolgersi anche alla politica.

Ogni rinnovo delle funzioni elettive, ogni scadenza elettorale, ogni tappa della vita pubblica costituisce un’occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto. Ne siamo certi: la buona politica è al servizio della pace; essa rispetta e promuove i diritti umani fondamentali, che sono ugualmente doveri reciproci, affinché tra le generazioni presenti e quelle future si tessa un legame di fiducia e di riconoscenza”.

Il Papa, che già in passato aveva parlato di corruzione, è tornato su questo argomento, parlando di appropriazione indebita e di strumentalizzazione delle persone.

“La negazione del diritto, il non rispetto delle regole comunitarie, l’arricchimento illegale, la giustificazione del potere mediante la forza o col pretesto arbitrario della ragion di Stato, la tendenza a perpetuarsi nel potere, la xenofobia e il razzismo, il rifiuto di prendersi cura della Terra, lo sfruttamento illimitato delle risorse naturali”, il “disprezzo” dei “costretti all’esilio”.

Il Papa ha ricordato le beatitudini del politico, proposte dal cardinale vietnamita Francois-Xavier Nguyen Van Thuan.

“Beato il politico che ha un’alta consapevolezza e una profonda coscienza del suo ruolo. Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità. Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il proprio interesse. Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente. Beato il politico che realizza l’unità. Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale. Beato il politico che sa ascoltare. Beato il politico che non ha paura“.

Unimamme, cosa ne pensate del messaggio di Papa Francesco di cui si parla su Republica?

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