Migranti sulle navi Ong Sea Watch e Sea Eye: i pareri politici discordanti

Foto dei migranti presenti sulla Sea Watch (Credits: Facebook di Sea Watch)

Di Maio vuole far sbarcare donne e bambini presenti sulle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye. La situazione sulle navi è grave ed i politici non si decidono.

Sono ormai diversi i giorni che le due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye si trovano nel mar Mediterraneo, precisamente in acque Maltesi, in attesa di sapere dove poter sbarcare.

Sulle navi ci sono 49 persone che sono state salvate in mare: la Sea Watch ha 32 persone tra cui 3 minori non accompagnati, 2 bambini piccoli ed un neonato e si trovano in mare da due settimane. La Sea Eye, in mare da una settimana, ha a bordo 17 persone.

Negli ultimi giorni non sono mancate le discussioni politiche per decidere dove far sbarcare queste persone che ormai sono stremate e vivono in condizioni disagiate.

Il vicepremier Luigi di Maio ha invitato, scrivendolo anche su Facebook, Malta a far attraccare le due navi ed ha attaccato l’Europa: “Malta faccia sbarcare donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare una lezione di umanità all’Europa intera. L’Europa se ne frega, non possiamo continuare a cedere a questo ricatto”.

Lo scontro politico per poter far sbarcare i migranti presenti sulle delle Ong Sea Watch e Sea Eye

Il vicepremier Di Maio invita i capi di Stato europei a rispettare le quote previste per ogni Paese: “Dopo che donne e bambini saranno sbarcate delle due navi Ong, ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di Stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese. Ancora una volta solo l’Italia viene chiamata in causa. Malta non fa attraccare le imbarcazioni nonostante siano nelle loro acque territoriali. Per me nessun bambino con la sua mamma può stare in mare ostaggio dell’egoismo degli Stati europei“.

Il governo di Malta, tramite il suo Ministro degli interni, Micheal Farrugia, replica attraverso Twitter al vicepremier: “Piuttosto che fare tali dichiarazioni contro Malta e la solidarietà europea, l’Italia dovrebbe partecipare al ricollocamento dei migranti attualmente in corso. Il governo di Malta raccomanda al vicepremier italiano di valutare questi fatti prima di fare dichiarazioni pubbliche ed evitare di farne di simili in futuro“.

Anche Matteo Salvini sulla vicenda scrive su Facebook un post dove ribadisce la sua idea rispetto le Ong e sui migranti che scappano dai loro paesi: “Non cambio idea sulle Ong, meno partenze uguale meno sbarchi. Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi, ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l’Italia. La nostra Italia che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta. Il traffico di esseri umani va fermato: chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi. Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea“.

Da Palazzo Chigi si è saputo di una telefonata intercorsa tra Di Maio e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per contattare Malta e far sbarcare mamme e bambini a bordo delle due navi, segnalando la disponibilità dell’Italia ad accoglierli.

Le condizioni delle persone sulle due navi sono sempre più gravi

Sulle navi la situazione sembra essere sempre più grave. Alcuni giorni fa Malta aveva concesso alle navi l’ingresso nelle acque territoriali, ma solo per ripararsi da condizioni meteo difficili e in ulteriore peggioramento. Il capo della missione, Philipp Hahn, ha spiegato le condizioni di salute dei passeggeri: “I migranti stanno mostrando segni di stress e affaticamento mentale“.

Uno dei medici a bordo della nave ha raccontato il loro operato: “Abbiamo cercato di stare vicini a tutti, abbiamo parlato, abbiamo anche guardato dei film insieme sui computer, ma lo spazio ristretto e il mal di mare fanno risalire tutto a galla come una tempesta“.

A seguito di questa situazione e la voglia di raggiungere la costa, uno dei migranti ha provato a tuffarsi in acqua per raggiungere Malta a nuoto, ed è subito stato soccorso e riportato a bordo.

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Voi unimamme eravate a conoscenza di questa situazione? Cosa ne pensate?

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