Padri problematici e rigidi influenzano le relazioni delle figlie con gli uomini

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Padre e figlia (iStock)

Padri problematici e rigidi influenzano le relazioni delle figlie con gli uomini, stabilisce uno studio scientifico.

Secondo gli psicologi dell’età evolutiva, gli atteggiamenti delle ragazze adulte nei confronti delle relazioni sono influenzati dal comportamento dei loro padri. La ricerca negli Usa ha scoperto che le ragazze che hanno avuto padri distaccati, rigidi e spesso assenti tendono ad avere i primi rapporti sessuali ad una età più giovane e hanno più partner sessuali. Restano tuttavia le domande su altri aspetti dell’infanzia di queste giovani: quanto siano coinvolti i fattori genetici e quali aspetti negativi della paternità abbiano avuto maggiore effetto.

Un nuovo studio sulle coppie di sorelle prova a rispondere a queste domande.

Come i padri problematici e rigidi influenzano le figlie

Lo studio, condotto dalla Pennsylvania State University e pubblicato sulla rivista Developmental Psychology, fornisce alcune risposte specifiche al mondo in cui il comportamento di un padre verso la figlia influenzerà le sue future relazioni con gli altri uomini, inclusa la sessualità. Secondo i ricercatori, più che l’assenza paterna è la cattiva qualità del rapporto con il padre che influenza le successive relazioni delle figlie, comprese le loro aspettative sugli uomini e anche il loro comportamento sessuale.

I ricercatori, guidati dalla professoressa Danielle DelPriore, hanno esaminato 223 coppie di sorelle biologiche, in età riproduttiva (18-36 anni), con almeno quattro anni di differenza e i cui genitori avevano divorziato o si erano separati prima che la figlia più giovane compisse 14 anni. In media, le sorelle più grandi avevano vissuto 5,6 anni più a lungo con i loro padri rispetto alle sorelle più giovani.

Questa impostazione dello studio, con l’esame sulle coppie di sorelle, che avevano vissuto tempi diversi con i rispettivi padri, ha permesso ai ricercatori di concentrarsi sugli effetti del comportamento del padre e sulla sua presenza o assenza in casa. Per ogni coppia, i ricercatori hanno ritenuto che mentre la sorella più giovane aveva trascorso meno tempo con il padre, la maggior parte delle influenze potenziali sull’atteggiamento di entrambe le sorelle verso gli uomini e il loro comportamento sessuale, inclusi il rapporto con i bambini, la religione e in qualche modo anche i geni, sarebbero state simili. I risultati dello studio, tuttavia, hanno offerto un quadro differente.

Alle coppie di sorelle è stato sottoposto un questionario in cui hanno espresso valutazioni sulla qualità della loro relazione durante l’infanzia con il padre: giudicando il suo calore o la durezza e il suo coinvolgimento nella loro vita quotidiana. Hanno espresso valutazioni anche sui problemi di comportamento o di salute mentale dei loro padri, indicando ad esempio l’abuso di droghe o i tentativi di suicidio, durante la loro crescita. Le sorelle hanno anche completato le valutazioni sulle loro aspettative sugli uomini come genitori e compagni, e hanno anche indicato quanti partner sessuali avessero avuto nell’ultimo anno e quanti diversi partner sessuali avrebbero avuto o si aspettassero per il futuro.

L’analisi delle risposte ha mostrato che le sorelle più grandi, che erano state esposte ad un rapporto di scarsa qualità con il padre, soprattutto per problemi di comportamento o di salute mentale, riportavano aspettative inferiori in quello che avrebbero potuto ricevere da un uomo. Allo stesso tempo, queste donne hanno anche riferito di avere più partner sessuali. Si ritiene, infatti, che le donne che non si aspettano di ricevere molto sostegno da un partner possano tendere ad avere maggiori relazioni a breve termine. Invece, per le sorelle più giovani, che avevano vissuto molto meno tempo con i loro padri, lo studio non ha rilevato alcun effetto del comportamento paterno su questi aspetti.

I ricercatori hanno raccolto anche le valutazioni sul calore materno e, al contrario delle scoperte sui padri, queste non si riferivano alle aspettative nel rapporto con gli uomini o al comportamento sessuale.

La conclusione dei ricercatori dell’Università della Pennsylvania è “Sembra che il comportamento del padre mentre è a casa, piuttosto che la sua assenza, abbia maggiore influenza sul comportamento sessuale della figlia”.

Va precisato che comunque lo studio ha dei limiti. In primo luogo il fatto che si basi su quanto riferito dalle sorelle intervistate in merito a aventi e comportamenti del passato. I rapporti retrospettivi sono soggetti a errori e pregiudizi. Inoltre bisogna tenere conto nelle numerose variabili che possono influenzare i comportamenti individuali. Tuttavia, lo studio cerca di individuare le potenziali influenze del comportamento di un padre sulle relazioni della figlia con gli altri uomini, e così facendo “fornisce un obiettivo modificabile per gli interventi che tentano di ridurre il comportamento sessuale a rischio“, hanno sottolineato i ricercatori.

Dello studio ha trattato la rivista Research Digest della British Psychological Society.

Che ne pensate unimamme? Immaginavate un’influenza simile dei padri sulle figlie?

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