Calogero è salvo grazie all’aiuto di Lorenzo: la terapia ha funzionato

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Calogero Gliozzo

Calogero è salvo grazie all’aiuto di Lorenzo: la terapia ha funzionato

Vi avevamo raccontato alcuni mesi fa le storie parallele di Lorenzo e Calogero, due giovani entrambi malati di una grave forma di tumore, il Linfoma non-Hodgkin (LNH) che le terapie ordinarie non riuscivano a guarire. Solo una terapia ancora sperimentale e costosissima poteva salvarli, la Car-T, applicata negli Stati Uniti, in Israele e in pochi altri Paesi europei al costo di 500.000 euro.

Così, Calogero Gliozzo, studente siciliano, e Lorenzo Farinelli, medico di Ancona, hanno lanciato ognuno una campagna di raccolta fondi con il sistema del crowdfunding, tramite piattaforma GoFundMe.

In particolare, la campagna di Lorenzo Farinelli aveva avuto una visibilità e un successo clamorosi grazie alla squadra costruita dai suoi amici, un gruppo organizzatissimo e agguerrito che con l’avvio della raccolta fondi aveva mobilitato il mondo dei social, il web e la stampa, facendo arrivare la storia di Lorenzo, grazie a un video appello, sui media nazionali, coinvolgendo anche personaggi famosi. Una attivismo fuori dal comune e una corsa contro il tempo, perché la malattia purtroppo non aspettava. La raccolta lanciata a i primi di febbraio in meno di dieci giorni riusciva a raggiungere non solo i 500mila euro necessari ma a superarli e arrivare ad oltre 600mila euro. Lorenzo con il suo appello in cui chiedeva di voler continuare a vivere aveva commosso tutta Italia e le donazioni, per piccole e grandi somme, si moltiplicavano.

Nel frattempo, anche Calogero Gliozzo stava raccogliendo denaro per le cure, con una campagna avviata una ventina di giorni prima di quella di Lorenzo. Anche qui le donazioni erano giornaliere, ma non con lo stesso ritmo e la stessa intensità di quelle di Lorenzo. La raccolta fondi per Calogero andava più a rilento, la la visibilità ottenuta dalla campagna del giovane marchigiano aveva avuto riflessi anche su quella del siciliano quando altre persone in Italia hanno saputo che anche lui aveva bisogno di aiuto.

Mentre le raccolte fondi procedevano e i media raccontavano le storie parallele dei due giovani, Lorenzo era sul punto di partire per gli Stati Uniti, per sottoporsi a terapia Car-T. Le valigie e i documenti erano pronti, quando improvvisamente tutto cambiava, quasi per un perverso gioco del diavolo. Le condizioni del giovane peggioravano e Lorenzo moriva l’11 febbraio, lasciando tutti nello sconcerto. Un dolore immenso non solo per i familiari, per la sua fidanzata, che avrebbe sposato, e le persone vicine ma per tutti quelli che avevano conosciuto la sua storia e partecipato alla raccolta fondi.

Lorenzo se ne andava e lasciava un vuoto e un profondo senso di ingiustizia per non essere riuscito a curarsi in tempo. Non tutto però era perduto. La grande generosità che il giovane medico era riuscito a raccogliere attorno a sé ere destinata a riversarsi sugli altri. Lo stesso Lorenzo aveva dato disposizione affinché la somma raccolta con la campagna di crowdfunding fosse destinata ad un ente di beneficenza o altri casi simili al suo, qualora non fosse stata utilizzata per le sue cure. E così è stato.

lorenzo farinelli
Lorenzo Farinelli (Screenshot YouTube)

Dopo i giorni del lutto e del dolore, la famiglia Farinelli ha donato circa 200mila euro alla raccolta fondi di Calogero Gliozzo, il denaro che ancora mancava per raggiungere l’obiettivo, e la parte restante, circa 400mila euro, è stata impiegata per l’apertura di una fondazione per la ricerca sul Linfoma non-Hodgkin.

Tutto questo accadeva a inizio marzo. Grazie alla donazione di Lorenzo, Calogero partiva finalmente per curarsi, nel suo caso in Israele a Tel Aviv. L’ultimo messaggio pubblico del giovane era del 20 marzo scorso, quando Calogero raccontava come stavano procedendo le cure, anche con momenti di difficoltà dovuti al passaggio dalla terapia con cortisone per bloccare la malattia e a quella con le cellule Car-T. Poi ci sono stati mesi di silenzio e ora finalmente sono arrivate le attese notizie. Buone, anzi ottime notizie.

Calogero è salvo grazie all’aiuto di Lorenzo

Dopo lunghi mesi di silenzio, dedicati, comprensibilmente alla delicata terapia con cellule Car-T per curare la grave forma di cancro Linfoma non-Hodgkin che lo aveva colpito, Calogero Gliozzo si è rifatto vivo con i suoi sostenitori sulla piattaforma GoFundMe per annunciare a tutti che le cure hanno avuto successo.

Ciao a tutti – si legge sulla pagina della raccolta fondi -, finalmente posso aggiornarvi sulle mie condizioni. Dopo un lungo ricovero, durato tanto per via dei forti effetti collaterali della terapia, ho fatto degli accertamenti che hanno confermato l’assenza di malattia. Il referto indica una regressione totale. Naturalmente mi aspettano i controlli di routine, nella speranza che questo risultato si mantenga nel tempo! Le emozioni sono state tante e contrastanti. Innanzitutto incredulità sull’esito, perché dopo due anni di cattive notizie è dura riuscire a gioire e credere nell’arrivo di una buona. L’ultimo periodo trascorso e tutta la negatività e che ci è piombata addosso hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre anime, cambiando completamente il nostro modo di percepire e vivere la vita. Quando, poi, durante il corso della giornata abbiamo metabolizzato il tutto siamo stati inondati da un senso di profonda felicità e serenità. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutti coloro che si sono attivati e hanno contribuito affinché quest’ultima speranza diventasse una possibilità concreta. Credo che dalla mia storia si possa evincere quanto sia fondamentale ritrovare quel senso di comunità che abbiamo perso a favore dell’esaltazione dell’individuo che da solo è fragile e debole. Uniti si è più forti. Un forte abbraccio a tutti e un grazie di cuore per aver contribuito a salvarmi la vita“.

Sono parole che ci riempiono di gioia e che danno un po’ di giustizia a Lorenzo Farinelli, il cui sacrificio non è caduto nel vuoto. Lorenzo non ce l’ha fatta, ma grazie al suo aiuto è riuscito a salvare Lorenzo.

Che dire unimamme, non possiamo che esprime la nostra felicità per l’esito di questa vicenda. Vi unite a noi?

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