Mamma rifiuta di abortire la figlia senza mani su richiesta dei medici: “Mi ha scelto l’Universo” – FOTO

bambina focomelica
@instagram vanessa mcleod (Vanessa Hopfner Photography)

Vanessa McLod, una mamma canadese, ha scoperto di aspettare una bambina focomelica, senza mani e avambracci, durante un’ecografia. Il suo racconto commuove e va assolutamente condiviso.

Abbiamo contattato Vanessa su Instagram per chiederle il permesso di tradurre la sua storia e mostrare qualche immagine e lei felicemente ha acconsentito.

Ho scoperto le differenze negli arti della mia seconda figlia Ivy a 19 settimane. Mio marito era via per lavoro, quindi mia madre e mia sorella sono venute con me al mio appuntamento con l’ecografia per aiutarmi con l’altra mia figlia piccola e dare un’occhiata al bambino. Ricordo che l’ecografia ha richiesto un’eternità, ma il tecnico mi ha detto che le gambe del bambino erano incrociate e in una posizione difficile per determinare il sesso. Non ci ho pensato. Abbiamo tutti commentato le sue dita dei piedi carine e le foto sono state stampate, e non ci siamo nemmeno accorti che non c’era menzione delle sue mani.”

Inizia così il racconto di questa mamma che ha deciso di condividere le emozioni vissute e la sua esperienza durante l’attesa della figlia e dopo.

Le rivelazioni dell’ostetrica alla mamma sulla figlia senza mani e avambracci

bambina focomelica
Fonte: LoveWhatMatters (Courtesy of Vanessa McLeod)

Il giorno dopo l’ecografia questa mamma doveva incontrare l’ostetrica che l’ha chiamata un’ora prima dell’appuntamento dicendole che aveva trovato qualcosa sull’ecografia e di andare da lei con il marito, lasciando la figlia Elena Marie di 2 anni a qualcuno.

Immediatamente il mio cuore è piombato nello stomaco e le lacrime sono iniziate a scendere” racconta Vanessa, terrorizzata all’idea di perdere il bambino che aveva in grembo.

Ha quindi chiesto alla mamma di accompagnarla perché il marito era fuori città e la mamma ha subito cercato di fare forza alla figlia: “Vanessa, qualunque cosa sia, ce la faremo.” La figlia ha risposto sussurrando: “Voglio solo tenere il mio bambino“.

Dall’ostetrica ad aspettarle anche il papà di Vanessa, avvisato dalla moglie.

L’ostetrica ha iniziato a parlare dell’ecografia e ha spiegato alla donna e ai genitori di lei che c’era la possibilità di un labbro leporino, di un problema al cuore e di un femore più corto e curvo dell’altro. Notizie che hanno però lasciato speranzosa Vanessa: tutte cose comunque risolvibili ha pensato, non doveva interrompere la gravidanza. Questo fino a che l’ostetrica non ha annunciato che alla bambina mancavano avambracci e mani.

un pugno allo stomaco. Mi ha tolto il respiro“.

A quel punto il padre le ha detto: “Sarà una benedizione per la nostra famiglia. Penso che la nostra famiglia abbia bisogno di qualcuno come lei. Ci insegnerà così tanto“.

Usciti dallo studio Vanessa ha chiamato il marito per informarlo dei risultati dell’ecografia: “Penso che sia stata la telefonata più difficile della mia vita.”

Una nuova ecografia della bambina e il parere dei medici: “tutta la speranza ci è stata tolta”

 

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Il giorno dopo lei e il marito sono andati all’ospedale pediatrico di Vancouver per effettuare un’ecografia dettagliata e incontrare esperti in genetica e perinatologia, non senza aver passato la notte a cercare su internet protesi per bambini e a vedere video di bambini focomelici, iniziando a sentire un briciolo di speranza.

Vanessa si aspettava di ricevere dai medici risposte a domande quali: “perché è successo“, “quale il passo successivo” ma sbagliava: i dottori non solo non non hanno risposto alle sue domande, ma ne hanno generato di nuove e soprattutto hanno reso ancora più negativa l’intera esperienza.

Vorrei con tutto il cuore che l’appuntamento fosse andato diversamente. Che qualcuno ci avesse detto che sarebbe andato tutto bene. Che qualcuno ci avesse detto quanto sarebbe stata bella e perfetta la nostra bambina, che avrebbe sorriso, ridacchiato e vissuto una vita piena di tanto amore. Vorrei sapere allora quello che so adesso. Vorrei poter portare via tutta la preoccupazione, il dolore, la paura e il dolore che sentivo. Invece, abbiamo avuto notizie di sventura. Tutta la speranza ci è stata tolta” scrive questa mamma.

Sono rimasta scioccata quando il medico ha suggerito di abortire. Quello non mi era mai passato per la testa, ma eccoli lì a offrirlo. Quando io e mio marito abbiamo iniziato a esprimere che volevamo tenerla, il genetista medico ha detto, svelto e brutale, “Ma pensate alla sua qualità di vita. Non avrà mani“.

Sono sempre stata a favore della scelta, ma sapevo che non avrei mai potuto abortire personalmente. Ma in quel momento, ho avuto dei dubbi. I dottori mi avevano fatto sentire in colpa per voler tenere il mio bambino, mi avevano fatto dubitare di tutte le mie capacità di madre di prendermi cura e nutrire il mio bambino. Che tipo di vita gli avrei dato? Non avrebbe davvero alcuna qualità della vita?

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