Nomi, significati e onomastici: oggi festeggiamo Ignazio

Il 17 ottobre si festeggia Sant’Ignazio. Scopriamo il significato del nome e la storia del santo ricordato oggi.

bambino ignazio

Il nome Ignazio, che come avrete notato non è proprio comunissimo ( nella lista dei nomi più comuni è 198°) ma comunque molto diffuso in Sicilia. La sua origine deriva dal gentilizio latino Egnatius, poi diventato Ignatius, tradizionalmente accostato a ignis che significa fuoco.

Chi porta questo nome è una persona focosa e passionale e capace di trasmettere  un’energia e un entusiasmo straordinari.

Le varianti maschili sono:

  • Ignazino
  • Nazio
  • Zino

Come simboli abbiamo:

  • numero fortunato: 9
  • colore: rosso
  • pietra: rubino
  • metallo: oro

Santo del giorno: Sant’Ignazio di Antiochia

Sant’Ignazio di Antiochia fu un Vescovo e un martire dell’Asia Minore del II secolo, venerato sia dalla Chiesa Cattolica sia da quella Ortodossa, la quale però celebra la festa il 20 dicembre. E’ annoverato fra i Padri della Chiesa e Padre Apostolico e fu il secondo successore di Pietro come vescovo di Antiochia di Siria.

Non era cittadino romano e crebbe in un ambiente pagano, ma in età adulta si convertì. L ‘Imperatore Traiano dette inizio alla persecuzione del vescovo Ignazio che alla fine fu arrestato, condannato, e condotto in catene da Antiochia a Roma.

Durante il viaggio da Antiochia a Roma, Ignazio scrisse 7 lettere alle chiese che incontrava sul suo cammino o vicino ad esso, in cui raccomandava di

  • fuggire il peccato,
  • guardarsi dagli errori degli Gnostici,
  • mantenere l’unità della Chiesa.

Sempre nelle lettere chiedeva ai cristiani di non salvarlo dal martirio.

Le sue lettere esprimono calde parole d’amore a Cristo e alla Chiesa e in esse appaiono per la prima volta le espressioni “Chiesa cattolica” e “Cristianesimo”. Esse inoltre permettono di conoscere le condizioni e la vita della chiesa del suo tempo.

Nell’anno 107  durante le feste in onore dell’Imperatore,  fu fatto sbranare come spettacolo  dalle belve del circo. Sempre nelle lettere aveva scritto circa le belve, «Accarezzatele, affinché siano la mia tomba e non faccian restare nulla del mio corpo, e i miei funerali non siano a carico di nessuno».

Le reliquie sono oggi conservate presso la basilica di San Clemente al Laterano.

Unimamme ora che sapete tutto, cosa ne pensate di questo nome?

Vi lasciamo alla storia di un altro grande santo che porta lo stesso nome, Sant’Ignazio da Loyola.

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