Influenza a Natale: i sintomi degli italiani che passeranno le feste a letto malati

Influenza di Natale: ecco quanti italiani passeranno le feste a letto malati.

Influenza di Natale: quanti italiani passeranno le feste a letto malati – Universomamma.it

Per molti italiani queste festività natalizie saranno segnate dall’influenza, e non solo, che li obbligherà a stare a letto o comunque chiusi in casa malati. Secondo le stime saranno circa 300 mila. Ecco cosa bisogna sapere.

Influenza di Natale: migliaia gli italiani a letto malati

Sarà un Natale di febbre, dolori muscolari, mal di gola e naso che cola per circa 300 mila italiani che saranno costretti a restare a casa malati per colpa dell’influenza e virus simili. Il dato viene da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano che attribuisce la causa dell’impennata del numero dei malati ai repentini cambi di clima a cui stiamo assistendo in questi giorni, con sbalzi termici e temperature più elevate della media stagionale che hanno attivato altri virus simili ma diversi dall’influenza vera e propria.

Nel frattempo, gli ultimi dati aggiornati dell’ultimo bollettino Influnet ci hanno riferito che nella settimana dal 9 al 15 dicembre sono stati registrati 207.000 nuovi casi di influenza, per un totale di 1.099.000 di persone malate dall’inizio della sorveglianza, lo scorso 14 ottobre. Siamo dunque agli inizi dell’epidemia vera e propria, che dovrebbe entrare nel vivo proprio durante le feste.

A preoccupare le autorità sanitarie sono comunque i virus influenzali dei ceppi di tipo A, che sono al momento predominanti in Europa e possono avere effetti gravi sugli anziani. Gli avvertimenti arrivano dall’ECDC, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Nella regione europea dell’OMS sono stati rilevati per la stagione influenzale in atto i virus di tipo A al 71% e quelli di tipo B al 29%. Con una netta prevalenza di quelli A.

Un dato confermato per l’Italia anche dai rilevamenti di InfluNet-Vir che dall’inizio della stagione influenzale, ha identificato 45 ceppi di tipo A e 12 di tipo B.

LEGGI ANCHE –> ALLARME INFLUENZA 2019-2020 E ALTRI VIRUS, 14 MILIONI A LETTO: PREVISIONI E CONSIGLI DELL’ESPERTO

Al momento il dato sulla mortalità è nella media. Tuttavia, avvertono gli esperti, il virus dell’influenza di tipo A (H3N2) è associato a gravi impatti sulla salute tra persone di 60 anni e oltre, come osservato nelle precedenti stagioni. Pasi Penttinen, responsabile del Programma di malattie influenzali e da virus respiratori dell’ECDC, ricorda che tra le malattie infettive, “l’influenza stagionale è quella associata alla più alta mortalità in Europa“.

Ancora è presto per fare previsioni sul momento in cui arriverà il picco dell’influenza, quanto durerà e soprattutto quanto sarà grave, in ogni caso, spiega l’esperto, “è probabile che alcuni Paesi sperimenteranno un picco nel mezzo della stagione delle vacanze natalizie quando i servizi sanitari sono spesso ridotti“.

Raffaele Antonelli Incalzi, presidente della Società italiana di Geriatria e Gerontologia (Sigg) e direttore UOC di Geriatria del Campus Biomedico di Roma, spiega che l’influenza aggressiva indica che gli effetti virali diretti saranno più gravi, come polmonite interstiziale e miocardite, e che saranno più frequenti quelli indiretti, come polmonite batterica di origine stafilococcica o pneumococcica e riacutizzazioni di patologie croniche respiratorie come le bronchiti.

Sono proprio gli anziani i più esposti a questi rischi e genericamente alle complicanze, perché con l’età diminuiscono le difese immunitarie e aumenta la frequenza di malattie non trasmissibili, in particolare quattro di cui soffrono complessivamente circa 25 milioni di persone in Italia: “insufficienza renale, scompenso cardiaco, diabete e broncopatia cronica ostruttiva“, spiega l’esperto.

Poi, “ancora più a rischio sono i fumatori, perché il fumo deprime i meccanismi di difese delle prime vie respiratorie e diminuisce, di conseguenza, l’immunità polmonare“.

La maggiore protezione che possono ricevere gli anziani dall’influenza è il vaccino, che tuttavia sono ancora troppo pochi a farlo, solo un anziano su due, mentre l’obiettivo ideale è il 75% di anziani vaccinati, ovvero i due terzi e non la metà come ora. Se non si è vaccinati, per proteggersi da eventuali contagi è fondamentale lavarsi di frequente e bene le mani, soprattutto quando si è fuori, arieggiare gli ambienti chiusi più volte al giorno e stare lontano da persone malate. Inoltre, se siete voi i malati, fate attenzione a quando starnutite o tossite, coprendovi bene la bocca.

I dati sull’influenza e i consigli degli esperti sono stati pubblicati anche da Tgcom24.

Tutto chiaro unimamme? Voi l’avete fatto il vaccino antinfluenzale? Oppure lo avete fatto fare alle persone anziane della vostra famiglia?

LEGGI ANCHE –> INFLUENZA: UNA MALATTIA DA NON SOTTOVALUTARE. I MITI DA SFATARE SECONDO L’OMS

Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.

influenza
Influenza di Natale: quanti italiani passeranno le feste a letto malati – Universomamma.it
Impostazioni privacy