Cerchiaggio dell’ utero, indicazioni e rischi di questa pratica ginecologica

Il cerchiaggio dell’utero si manifesta con sintomi specifici e può comportare dei rischi e delle conseguenze per la gestante. 

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E’ bene sapere perché viene effettuata questa pratica e quali sono i rischi a cui si può andare incontro

I sintomi e i rischi del cerchiaggio dell’utero

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Il cerchiaggio della cervice uterina è una pratica ginecologica che serve ad impedire che l’utero si dilati prima del tempo e il bambino nasca prematuro.

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Va praticato in alcuni casi specifici, ad esempio in alcune gravidanze gemellari, nei casi in cui ci siano stati aborti o parti prematuri prima della gravidanza, nei casi di malformazioni congenite della cervice uterina o quando si presentano contrazione pretermine e dilatazione del collo dell’utero anomala.

Essendo una pratica che comporta dei rischi, va consigliato ed eseguito dopo una attenta e scrupolosa valutazione del medico, che attraverso una ecografia transvaginale misurerà la cervicometria, ovvero la lunghezza della cervice che dovrebbe essere non inferiore ai 2,5 cm.

Un’altra circostanza in cui si pratica è il funneling, ovvero quando il collo dell’utero, che di norma ha una forma cilindrica e allungata, assume invece con una forma conica, cioè si dilata nella parte superiore vicina al bambino e si restringe all’altra estremità. In questo caso, con l’aumentare del peso del bambino e dell’utero, ci potrebbe essere una dilatazione che porterebbe a un parto prematuro.

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Il cerchiaggio si può fare a scopo preventivo, se occorrono una delle circostanze elencate prima, e in questo caso si preferisce fare tra la dodicesima e la sedicesima settimana, oppure terapeutico o di urgenza se il medico dovesse notare dilatazione dell’utero e contrazioni o perdite ematiche durante la gravidanza.

Pur essendo una pratica risolutiva del problema, è comunque un intervento chirurgico fatto in anestesia, totale o spinale, che comporta dei rischi:

  • contrazioni uterine dopo l’intervento e possibile rottura delle acque
  • lacerazioni e sanguinamenti dovuti alla manipolazione
  • infezioni e febbre causati dall’inserimento di un corpo estraneo
  • restringimento o chiusura totale della cervice
  • fistole tra la vescica e la vagina

Molti medici considerano questa pratica alquanto obsoleta e rischiosa, quindi preferiscono optare per delle cure farmacologiche che riducono i rischi e hanno gli stessi risultati del cerchiaggio.

In situazioni di emergenza però, la pratica del cerchiaggio è quella che consente di scongiurare il rischio di parto pretermine, che nonostante i progressi enormi della medicina neonatale comporta ancora molti rischi per la salute e la sopravvivenza del bambino.

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In ogni caso sarà il vostro medico a valutare la condizione e a consigliare se praticare il cerchiaggio o meno, e le precauzioni da adottare a seguito dell’intervento, tra le quali

  • l’astensione dallo sport e dai rapporti sessuali,
  • la cura antibiotica per scongiurare eventuali infezioni e
  • quella tocolitica per evitare contrazioni uterine
  • controlli periodici più frequenti per valutare la tenuta del cerchiaggio e la dilatazione dell’utero.
il cerchiaggio dell'utero, rischi e conseguenze
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E voi unimamme cosa ne pensate dei rischi di questa pratica ginecologica?

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