Ricoverano la madre per Covid19: la reazione del figlio è assurda

A Verduno ricoverano la madre perché positiva al Covid19, ma il figlio urlano riprende la scena, sostenendo che sia una farsa.

(Ospedale Cardarelli di Napoli. Foot di FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Pare proprio che la diatriba tra negazionisti del Covid19 e operatori sanitari tra medici e infermieri sia sempre più forte.

Ogni giono ci sono notizie che trattano il fatto di persone che si ribellano alle cure mediche perché non credenti che il Covid esista.

L’ultimo caso di questo tipo è accaduto a Verduno, un paesino piemontese, e in particolar modo all’interno dell’ospedale “Michele e Pietro Ferrero”.

Un uomo ha portato la madre al pronto soccorso perché questa avvertiva dei dolori e non si sentiva particolarmente bene. I sanitari, per prassi, hanno sottoposto la donna al tampone per il covid19 il quale è risultato positivo e la donna è stata ricoverata.

In seguito all’esito del tampone e al fatto che la madre fosse stata ricoverata, l’uomo ha inziato ad urlare e ha ripreso tutto con il suo cellulare, inveendo contro i medici e gridando che fosse tutta una farsa.

Il video, ovviamente, è finito online contornato da una serie di messaggi negazionisti. Dopo il fatto, l’Asl Cn2 ha dichiarato di essere pronta a denunciare l’autore del video.

Ricoverano la madre per Covid19, la reazione del figlio è incredibile

(Terapia intensiva all’ospedale Maggiore di Bologna. Foto di Michele Lapini/Getty Images)

Ecco cosa ha detto l’uomo durante il filmato che ha girato: “Mia mamma non ha neanche un raffreddore e non può essere positiva ma così i medici ottengono 700 o 2000 euro per ogni malato. È il teatrino del covid”.

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Nel video l’uomo non si limita a riprendere se stesso, ma anche l’intero ospedale, mostrando delle zone di questo totalmente vuote: “Sto aspettando da un’ora e mezza che qualcuno venga a dirmi qualcosa nello strapieno pronto soccorso di Verduno”.

Inoltre l’uomo ha sottolineato con fermezza nel parcheggio dell’ospedale di voler “denunciare la solita mangeria della sanità italiana”.

Ai carabinieri, però, non si è rivolto l’uomo bensì i vertici dell’Asl piemontese proprio per denunciare le ingiurie infondate.

Ecco ciò che si legge su Fanpage, in base alle dichiarazioni fatte dall’Asl: “In riferimento ai messaggi denigratori che stanno circolando sui social riguardo l’ospedale ‘Michele e Pietro Ferrero’ di Verduno e in particolare alcuni contenuti all’interno dei quali viene sostenuto che ‘i sanitari inventano la positività dei pazienti a proprio beneficio’, per scopi non meglio precisati smentiamo con forza tali illazioni”.

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La strutta ha poi proseguito, descrivendo la situazione drammatica che si sta vivendo al momento all’interno dei vari ospedali: “Le strutture sanitarie dell’Asl Cn2, soprattutto il personale composto da Oss, infermieri e medici, stanno sostenendo un carico professionale e umano senza precedenti. Il personale in servizio sul territorio e a Verduno è quotidianamente sottoposto a uno sforzo al limite delle possibilità, anche perché gli operatori stessi, in numero molto maggiore rispetto alla prima ondata, sono soggetti al rischio di contagio. Dunque, come evidente, la componente sanitaria, che agisce con abnegazione e sacrificio, non trae alcun giovamento dalla situazione. Come organizzazione sanitaria restiamo disponibili a proseguire l’impegno professionale e assicuriamo la dedizione umana.. Della questione si sta ora occupando l’ufficio legale dell’Asl”.

Insomma la situazione non sembra proprio delle migliori, ma lasciar passare un messaggio del genere può essere dannoso non solo per le strutture ospedaliere, che in questo momento stanno reggendo dei ritmi assurdi, ma anche per quella parte di popolazione che ritiene che il Covid non esista.

Ebbene il virus esiste e purtroppo ha già fatto troppe vittime.

(Terapia intensiva dell’Ospedale maggiore di Bologna. Foto di Michele Lapini/Getty Images)

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E voi unimamme eravate a conoscenza di questa incredibile storia?

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