Allattamento artificiale: si può considerare ecosostenibile?

Al di là delle varie opinioni che circolano sull’allattamento artificiale, ma si può considerare una pratica ecosostenibile?

allattamento artificiale (fonte Pinterest @siamomamme)
allattamento artificiale (fonte Pinterest @siamomamme)

Purtroppo l’allattamento artificiale ancora oggi è considerato un taboo per molte donne che prese dai sensi di colpa sono restie ad approcciarsi a questa pratica.

Come si sa però l’allattamento naturale non è sempre possibile e di conseguenza è necessario ricorrere all’allattamento artificiale.

Se si dovesse verificare una condizione simile, non c’è alcun motivo per vergognarsi di una tale scelta, ma anche questa via permette di avvicinare mamma e bimbo/a.

In un articolo precedente si è parlato di come e quando ricorrere all’allattamento artificiale, senza dover provare alcun senso di colpa.

Ma al di là delle varie teorie che circolano su questa pratica, l’allattamento artificiale si può considerare amico dell’ambiente?

In questi ultimi anni il mondo intero si sta iniziando a sensibilizzare verso questi argomenti che riempono ogni giorno le varie testate giornalistiche dal momento che la Terra sta iniziando ad arrancare.

Ecco allora che abbiamo deciso di fare il punto della situazione sull’argomento, soprattutto per comprendere se c’è un modo per rendere l’allattamento artificiale ecosostenibile.

Così è possibile prendere in considerazione alcuni consigli per ridurre la produzione di rifiuti e soprattutto l’impatto sull’ambiente.

Allattamento artificiale: quanto è amico dell’ambiente?

allattamento artificiale (fonte Pinterest @siamomamme)
allattamento artificiale (fonte Pinterest @siamomamme)

Il riscaldamento globale e le condizioni ambientali in cui stiamo vivendo sono uno degli argomenti più pressanti degli ultimi anni.

Sono tantissime le aziende che volgono la loro produzione all’ecosostenibilità, cercando di ridurre l’impatto sull’ambiente, utilizzando magari plastica o carta riciclata.

Tra queste rientrano anche molte aziende che producono latte artificiale per i neonati e che pongono grande attenzione nelle confezioni in vendita.

Ecco allora alcuni consigli per le mamme che allattano i loro bimbi in modo artificiale, evitando così di gravare troppo sull’ambiente:

  • Acquistare confezioni più grandi: comprare confezioni più grandi consente non solo di usare meno contenitori, ma anche di risparmiare. Tuttavia è necessario prestare attenzione alla conservazione del latte in polvere dopo aver aperto la scatola, seguendo rigorosamente le istruzioni presenti sulla confezione.

 

  • Controllare la filiera. Per attuare un comportamento davvero significativo in questo campo, è importante informarsi sulla filiera e prediligere i marchi che fanno scelte etiche di responsabilità sociale e ambientale.

 

  • Non strafare. In base alle indicazioni fornite dall’Oms, il latte artificiale andrebbe preparato fresco volta per volta. Per fare ciò è importante non esagerare nelle quantità e soprattutto imparare a conoscere le reali necessità del piccolo, evitando così di preparare delle quantità eccessive. Un’altra cosa da tenere a mente è che il latte artificiale va consumato entro 2 ore se a temperatura ambiente ed entro 24 ore se raffreddato.

 

  • Attenzione agli sprechi. Per evitare di gravare troppo sull’ambiente, bisogna fare attenzione anche al consumo energetico che è legato al processo di sterilizzazione delle tettarelle e dei biberon.

 

  • L’acqua è preziosa. Dal momento che l’acqua è un bene fondamentale e in alcune parti del mondo sta lentamente scarseggiando, è bene prestare attenzione alla quantità di acqua da utilizzare per la ricostituzione della formula e in visione di ciò si potrebbe utilizzare della semplice acqua di rubinetto rigorosamente bollita.

E voi unimamme che tipo di accorgimenti avete utilizzato per essere più ecosostenibili?

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