Bambini sessualizzati sui social, scoppia la polemica per il caso Benny G

Bambini sessualizzati sui social, la polemica. Il caso di Benny G.

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Bambini sessualizzati sui social, scoppia la polemica – Universomamma.it (Adobe Stock)

In questi giorni su tutti i media si sta parlando molto del rapporto tra bambini e social. Un tema di attualità per i pericoli a cui i più giovani sono costantemente esposti, spesso senza che i genitori ne siano consapevoli.

La cronaca, purtroppo, riporta periodicamente casi di ragazzini che hanno avuto pessime esperienze sui social, dal bullismo da parte dei coetanei alle chat con immagini porno e violente, fino all’adescamento da parte dei pedofili. C’è poi il discusso tema delle “challenge“, le sfide mortali a cui avrebbero partecipato alcuni ragazzini nel mondo, ma di cui non si conosce ancora la reale portata.

Il caso della bambina di 10 anni di Palermo ha riportato in primo piano la questione dell’uso degli smartphone da parte dei bambini e il loro libero accesso ai social, anche a un’età in cui non sarebbe consentito loro di scriversi, Perché troppo giovani.

Diversi esperti di età dello sviluppo sono intervenuti, sottolineando la pericolosità dei social e la necessità di proteggere i bambini, non lasciandoli soli.

Negli ultimi giorni, invece, è emersa un’altra questione, comunque legata al tema, quella dei bambini “sessualizzati” sui social, con pose e mosse da adulti. Fin troppi ragazzini, soprattutto ragazzine, appaiono in atteggiamenti ambigui sui social di foto come Instagram o quelli di video come Tik Tok, il più popolare tra i giovani. Lo fanno per imitazione degli adulti, dopo aver avuto accesso a contenuti non adatti a loro.

Poi ci sono i casi più preoccupanti in cui nella pubblicazione di immagini sessualizzate e “adultizzate” di bambini si rischia di sfociare in un vero e proprio sfruttamento.

Bambini sessualizzati sui social, la polemica su Benny G

La discussione è emersa sul caso di Benny G una bambina di 10 anni di origine pugliese che da circa un paio di anni è attiva come cantante neomelodica, con diversi video su YouTube.

Le canzoni che canta e balla non hanno nulla a che vedere con il mondo di una bambina della sua età. Benny G canta di storie d’amore da adulti, con riferimenti alla sessualità nemmeno tanto impliciti.

Nei video la bambina, che sicuramente sa ballare, sembra una sorta di Jennifer Lopez o Lady Gaga in miniatura. Ammiccamenti, ondeggiamenti del bacino, twerk, sguardo sicuro davanti all’obiettivo.

Benny G appare truccata, anche pesantemente, e vestita come una donna adulta. Nelle sue canzoni parla di tormenti amorosi che sarebbero eccessivi anche per una quindicenne. “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti sembra appartenere a un altro mondo. Eppure non si parla di amore in quel modo a quell’età, nemmeno nell’adolescenza quando si sta ancora imparando a conoscere il mondo.

Il caso di Benny G è venuto alla ribalta a seguito delle critiche di Selvaggia Lucarelli al profilo Instagram della bambina. Lucarelli ha pubblicato sul suo profilo Facebook alcune foto e video di Benny in cui la bambina appare in pose e mosse sessualmente esplicite. Come nei video più recenti della baby cantante che sono diventati ancora più espliciti.

Su Instagram, Benny fa pubblicità alle sue canzoni, si trucca e tiene tutorial di trucco, e appare in immagini con la bocca a cuore e i atteggiamenti sensuali. A seguirla migliaia di follower. Ma non mancano le critiche di alcuni utenti.

Selvaggia Lucarelli ha intervistato la mamma della bambina, Dory Pappadà, nel programma “Le Mattine” che conduce su Radio Capital. La giornalista ha criticato la donna per l’esposizione della figlia in foto e video online inappropriati. La donna si è difesa sostenendo che è la figlia che vuole apparire in questo modo, che le piace cantare e che questo la rende felice. La madre di Benny ha sottolineato che non è la bambina a gestire da sola i suoi canali social, ma è lei stessa a farlo. Dunque è la madre che pubblica su Instagram i video della figlia di 10 anni mentre twerka.

La donna ha anche affermato che dalle canzoni e dai video della figlia non riceve alcun compenso dalla casa discografica. Al massimo un rimborso spese.

Sulla vicenda è scoppiata una bufera, con numerosi commenti di sconcerto e di indignazione sotto ai post di Selvaggia Lucarelli che mostrano i video e le foto della bambina di 10 anni, oscurandole il volto. Una precauzione dovuta ma che con l’esposizione della bambina su tutti i social ormai, purtroppo, serve a poco.

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(Adobe Stock)

Che dire unimamme di questa vicenda? Conoscevate questa bambina cantante?

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