Anticipare la pensione è il tuo sogno? Cosa ti conviene sapere per riuscire a realizzarlo

Accedervi richiede determinati requisiti, ma anticipare la pensione si può: i due criteri che dovresti assolutamente conoscere.

Quasi tutti i lavoratori, soprattutto dopo decenni di servizio, non vedono l’ora di andare in pensione: potersi godere finalmente la vita, senza dover sottostare più a orari né ad obblighi, è davvero il sogno di moltissimi. Come tutti sanno, però, per raggiungere questa meta agognata, bisogna rispondere a dei requisiti ben precisi.

Anticipare la pensione
Come anticipare la pensione trucchi (Credits: Canva)

Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, per ottenerla è necessario aver compiuto 67 anni ed aver accumulato 20 anni di contributi. Come abbiamo visto, però, con alcuni provvedimenti come Opzione Donna e l’eventuale Opzione Uomo, che permettono di accedere al trattamento pensionistico a 58 anni sulla base dei requisiti contributivi. In casi del genere, l’età anagrafica non conta e, nello specifico, avremo: 42 anni e 10 mesi di contributi, per gli uomini; 41 anni e 10 mesi, per le donne; solo 41 anni di contributi per i lavoratori precoci con la Quota 41.

Cosa fare allora in mancanza di tali requisiti? La pensione di vecchiaia è davvero l’unica alternativa possibile? La risposta è no. Esistono infatti due ‘stratagemmi’ per poter comunque smettere di lavorare prima del previsto. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Anticipare la pensione si può: cosa prevede la legge

Il primo modo che consente di andare in pensione anche a coloro che non possono contare sui requisiti precedentemente menzionati è la riunione di tutti i contributi versati nelle gestioni INPS nella gestione separata. Tale sistema offre due possibilità: terminate la propria esperienza lavorativa con 15 anni di contributi a partire la compimento dei 71 anni di età oppure a 64 anni e 20 anni di contributi. In questo secondo caso, però,  l’assegno sarà inferiore e corrisponderà a 2,8 volte la cifra di quello social. Ad usufruire di questo vantaggio possono essere solamente coloro che:

  • avevano meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;
  • hanno almeno 5 anni di contributi accreditati dopo il 1° gennaio 1996;
  • hanno almeno 15 anni di contributi in totale;
  • hanno almeno 1 mese di contributi accreditato presso la Gestione Separata.

Il secondo sistema è quello della valorizzazione dei contributi figurativi, cioè quelli che vengono accreditati gratuitamente durante i periodi di sospensione, riduzione o interruzione dell’attività lavorativa. Non sempre tali contributi vengono riconosciuti direttamente dall’INPS; per alcuni è necessario presentare una domanda.

Se si è lavoratori privati, si può richiedere l’accredito per i periodi di assenza dovuti a:

  • servizio civile;
  • servizio militare obbligatorio e volontario;
  • infortunio;
  • congedo parentale durante il rapporto di lavoro;
  • malattia propria e del proprio figlio;
  • riposi giornalieri;
  • aspettativa per cariche elettive e sindacali;
  • assenza dal lavoro per donazione di sangue;
  • maternità al di fuori di un rapporto di lavoro.
Anticipare la pensione
Pensione anticipata come fare (Credits: Canva)

Se rientrate anche voi in questi requisiti, vale proprio la pena di approfittarne, non vi sembra?

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