Questo dialogo in un celebre film ti fa capire come affrontare la vita dopo un grande dolore

La scena cult di un famosissimo film contiene un discorso molto profondo su come affrontare la vita nonostante un grande dolore.

Il dolore purtroppo è un capitolo presente nel libro di qualsiasi vita. Nessuno, indipendentemente dalla circostanze più o meno fortunate di partenza, può esimersi da una tale esperienza. Anche coloro che hanno esistenze apparentemente perfette, prima o poi devono fare i conti con situazioni difficili, tragiche perdite o lutti gravissimi.

dopo un dolore
Come poter vivere dopo un dolore – Universomamma

Riprendere in mano le redini della propria vita, magari dopo la morte di una persona cara, è una delle cose più difficili per l’essere umano, eppure i modi per uscire da quel tunnel ci sono. Sicuramente, la classica frase “Basta volerlo” a molti suonerà odiosa. Chi è nel pieno di una crisi interiore non vede altro che il buio, dentro e fuori di sé.

Molto probabilmente, è proprio questo il punto: il dolore esiste e bisogna esserne consapevoli. Ciò che conta è come si reagisce ad esso e come ci si pone di fronte al cammino che resta ancora da percorrere. Sulla questione è interessante un dialogo contenuto in un film di grande successo dell’anno scorso. Molto probabilmente lo avete anche visto, ma vogliamo ripercorrere con voi le significative battute di quella scena.

Il dialogo a cui ci riferiamo appartiene a E’ stata la mano di Dio, film di Paolo Sorrentino del 2021 con Filippo Scotti, Toni Servillo, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Teresa Saponangelo, Enzo De Caro, Ciro Capano e ad altri eccellenti attori. Si tratta di una pellicola autobiografica, in cui il regista racconta la tragedia vissuta da ragazzo. I suoi genitori morirono uccisi da una fuga di gas, ma lui riuscì a salvarsi perché in quel momento si trovava allo stadio a veder giocare il Napoli di Maradona.

Come affrontare la vita dopo un grande dolore: la bellissima scena del film

Una conversazione molto toccante che, prima del finale, il protagonista Fabio ha con il regista Antonio Capuano. Il ragazzo, addolorato per la morte dei genitori, ha intenzione di traferirsi a Roma, ma il regista cerca di dissuaderlo.

Capuano: “Ma è mai possibile che questa città non ti fa venire in mente niente da raccontare? Insomma, Schisa, ce l’hai qualcosa da dire o sei uno st***zo come tutti gli altri?! Ce l’hai una cosa da raccontare? Forza, coraggio, ce l’hai una cosa da raccontare?! E muoviti, scemo! Ce l’ha una cosa da raccontare? Hai il coraggio di dirla? E ti vuoi muovere, o no? Ce l’hai una cosa da raccontare, scemo?!”.

Fabio: “Sìììì! Sì!”

Capuano: “E dimmela!!!”

Fabio: “Quando sono morti non me li hanno fatti vedere!”

Capuano: “Non ti disunire, Fabio”

Fabio: “Mi chiamano tutti Fabietto”

Capuano: “E’ ora che ti fai chiamare Fabio. Non ti disunire”

Fabio: “Ma che significa?”

Capuano: “Lo devi capire da solo. Non ti disunire, Schisa. Non ti disunire mai. Non te lo puoi permettere!”

Fabio: “Che significa, perché?”

Capuano: “Perché non ti hanno lasciato solo”

Fabio: “No?”

Capuano: “Eh no! Ti hanno abbandonato. Senti a me, non ci andare a Roma. Vienimi a trovare, mi trovi sempre qua. Così facciamo il cinema”.

La frase cult “Non ti disunire” contiene un messaggio su come superare il dolore. Proprio come faceva in campo il grande Diego, che si rialzava sempre nonostante i continui attacchi dei difensori. Far sparpagliare gli ‘avversari’ e restare composti senza disconnettersi dalla realtà per un meccanismo di autodifesa. Non disunirsi vuol dire avere fiducia nel proprio destino, indipendentemente da tutto. Restare fedeli a quell’Io che deve resistere a tutti i costi, anche al lato crudele dell’esistenza.

Come andare avanti dopo un enorme dolore
Come sopravvivere dopo un dolore (Credits: Youtube) Universomamma

E voi conoscevate questa scena?

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