Questa strada è tra le meraviglie italiane: il percorso è un vero sogno, pochi la conoscono

Devi sapere che questa strada è tra le meraviglie italiane, il percorso è un vero sogno, pochi la conoscono. Tutte le informazioni utili da conoscere.

L’Italia è un Paese ricco di bellezze architettoniche e naturali, molte delle quali sconosciute alla maggior parte di persone. Un Paese che non si finisce mai di scoprire.

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Questa strada è tra le meraviglie italiane: il percorso è un vero sogno (Foto di Giuliof, CC BY-SA 4.0, Wikipedia)

Tra le meraviglie che in pochi conoscono c’è una strada che attraversa gli Appennini, tra Emilia Romagna e Toscana, fu realizzata nel XVIII secolo ed è stata una delle prime strade carrozzabili in Europa.

Si chiama Via Vandelli, collegava il Ducato di Modena alla città di Massa e ha conservato alcuni tratti perfettamente integri. Scopriamo tutto quello che bisogna sapere su questo percorso affascinante, conosciuto da pochi.

Questa strada è tra le meraviglie italiane: il percorso è un vero sogno, pochi la conoscono

Via Vandelli è un’antica strada commerciale e militare che venne costruita intorno alla metà del ‘700 per volontà del Duca Francesco III d’Este, per collegare Modena a Massa, attraverso l’Appennino Tosco Emiliano. Nel 1741, il figlio del Duca, Ercole, aveva sposato Maria Teresa Cybo-Malaspina, erede del Ducato di Massa.

In questo modo, il Ducato di Modena aveva acquisito uno sbocco sul mare. Serviva dunque una via di collegamento che da Modena attraversasse l’Appennino e la Garfagnana, fino al Mar Tirreno. Fu incaricato del progetto l’abate ingegnere, geografo e matematico Domenico Vandelli, da cui la strada prese il nome. Vandelli realizzò un percorso che era all’avanguardia per i tempi e che consentiva ai mezzi carrabili di attraversare un territorio impervio come quello appenninico.

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Percorso di Via Vandelli nella Selva Romanesca (Foto di Giuliof, CC BY-SA 4.0, Wikipedia)

La Via Vandelli può essere definita l’ultima delle strade antiche e la prima delle strade moderne, uno degli esempi più importanti di quella che sarebbe stata la rivoluzione viaria realizzata in Europa nel Settecento.

La strada collegava, e ancora collega, il Palazzo Ducale di Modena e il Palazzo Ducale di Sassuolo con il Palazzo Ducale Cybo-Malaspina di Massa, toccando anche il Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano e la Rocca ariostesca di Castelnuovo di Garfagnana. Era utilizzata per il trasporto delle merci dalla Pianura Padana fino al porto di Marina di Avenza (oggi Marina di Carrara).

Le caratteristiche

Il percorso della Via Vandelli è rimasto intatto in lunghi tratti e un alcuni ha conservato anche la pavimentazione originale. La via attraversa il territorio appenninico del Frignano nel Modenese e la Garfagnana, quindi risale le Alpi Apuane, per poi scendere fino alle pianure della costa toscana. Lungo il tragitto si possono ammirare spettacolari paesaggi sulla Valle del Panaro e sul Monte Cimone, fino al mare. Si rimane sorpresi davanti a vulcani di fango, un lago termale e un ponte naturale in arenaria chiamato Ponte Ercole o Ponte del Diavolo.

Come abbiamo accennato, poi, alcuni tratti hanno conservato il pavè originale, come nella Selva Romanesca nel comune di Frassinoro (Modena) e nella discesa da San Pellegrino in Alpe (Lucca.). Un altro tragitto affascinante è rappresentato dal percorso di tornanti costruiti su muro a secco, lungo 6 km, che scende dal Passo della Tambura verso Resceto (Massa Carrara). Qui sono ancora presenti antichi edifici realizzati insieme alla strada che ospitavano stazioni di posta e osterie per i viaggiatori.

La Via Vandelli è tornata in auge grazie alla campagna del FAI – Fondo Ambiente Italiano per il censimento dei Luoghi del Cuore. Con 26.261 voti, la strada si è piazzata al quarto posto della classifica nazionale.

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