Sonno agitato in neonati e bambini: cosa significa, cosa fare ed evitare | Importante saperlo

Ecco cosa si nasconde dietro al sonno agitato di neonati e bambini: svelate le cause e i possibili rimedi naturali.

Sai benissimo anche tu quanto sia importante dormire bene. Un riposo ristoratore permette non solo al proprio corpo di eliminare tutta la stanchezza accumulata della giornata, ma soprattutto aiuterà a ricaricare le energie per poter affrontare tutto quello che verrà dopo.

sonno agitato neonati
Come comportarsi se i bambini non dormono (Universomamma.it)

Se per noi adulti una buona qualità del sonno è importantissima, lo è ancora di più per i piccini di casa, che siano appena nati o che abbiano già qualche annetto, è necessario che dormano le giuste ore per poter permettere al loro organismo di funzionare sempre in modo adeguato in base alla loro età. Purtroppo, però, soprattutto nei primi anni di vita inizieranno una vera e propria battaglia contro il sonno e saranno molto frequenti i tanto temuti risvegli notturni, proprio quelli che mettono a dura prova mamma e papà.

Sonno agitato nei neonati e nei bambini: da cosa dipende e come prevenirlo senza fatica

Non è di certo una rarità vedere il proprio piccoli di pochi mesi o di qualche anno, che durante la notte si dimena nel letto. Di dormire non ne vuole proprio sapere o come alternativa fa quei micro-sonnellini che durano giusto un’oretta e poi basta. Una situazione che alla lunga non solo rende nervoso il piccolo, ma soprattutto porta allo sfinimento mamma e papà, stanchi di continue notti movimentate.

sonno agitato bambini
Ecco da cosa dipende un sonno agitato in un bambini (Universomamma.it)

Ovviamente dietro a questo comportamento ‘anomalo’ per molti, si cela sicuramente una situazione di malessere. Bisogna quindi indagare, magari anche con l’aiuto del proprio pediatra e capire la probabile causa. Per quanto riguarda i neonati, i motivi per cui di notte si svegliano spesso possono essere:

  • Pannolino troppo bagnato
  • Fame
  • Coliche
  • Dentizione dolorosa
  • Cambiamenti di vita (nido, cambio casa, cambio abitudini)
  • Ansia da separazione, che avviene intorno ai 9 mesi.
  • A questi ovviamente si aggiungono tutti quegli scatti improvvisi che almeno tutti una volta nella vita abbiamo visto fare al nostro piccoli. Anche in questo caso nulla di preoccupante, ma semplicemente è un segnale della loro attività cerebrale.

Se invece questi disturbi si presentano dai 3 anni in su i motivi sono sicuramente legati a piccole paure, incubi, qualcosa che li ha particolarmente turbati, oltre ai classici risvegli legati a qualche piccolo malessere. Ma è possibile gestire la situazione ed evitare che questi si ripetano di continuo? Una risposta certa non esiste, nel senso che poi ogni bambino e a sé e quello che magari funziona per uno, non va bene per un altro.

Quello che però è importante è cercare di stabile una vera e propria routine de sonno. Inizia tutto circa un’ora prima della messa a letto. Magari con un bel bagnetto rilassante, poi si passa alla pappa o all’ultima poppata per i piccini. Dopodiché si va in camera da letto, qui le luci dovranno essere soffuse, la tv rigorosamente spenta e ci si mette tutti a letto. Una piccola favoletta della buona notte e dormirà come un ghiro. Infine, se la situazione non dovesse migliorare, si può sempre optare per dei prodotti a base naturale come camomilla e melatonina che conciliano la fase dell’addormentamento.

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