L’allarme dei medici: “Presto gli uomini potrebbero non potere fare più figli” | Il terribile studio

I medici hanno lanciato un nuovo allarme sulla fertilità che mettono in allerta le famiglie. Secondo lo studio presto gli uomini non riusciranno più a fare figli

In occidente il numero di nascite è in continua diminuzione, con l’Italia che segna il record negativo sulla fertilità. Nel Paese, a causa di condizioni economiche, sociali e a causa dell’invecchiamento della popolazione, nell’ultimo anno sono nati 1,24 figli per coppia. In Europa fanno peggio dell’Italia soltanto Malta, Spagna e Cipro, stando ai dati forniti da Eurostat nel 2017, mentre nel mondo il Bel Paese è al sesto posto.

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Allarme infertilità maschile in Occidente. Un nuovo schoccante studio (Unpslash) – universomamma.it

Come detto, i motivi del calo di fecondità in Italia sono dovuti da fattori prettamente sociali ed economici. Da diversi anni il Paese non è riuscito a colmare il gap di genere, lasciando le donne impossibilitate a lavorare e, contemporaneamente diventare madri. La carenza di servizi, il maggior onere che affrontano le donne all’interno delle mura domestiche porta le donne a vedere la maternità come un “peso”. Le donne italiane, inoltre, riescono a regolarizzare la propria situazione economica e stabilità lavorativa in un’età in cui non sono più capaci, per ragioni biologiche, di generare.

Per quanto riguarda questo aspetto, l’infertilità, tanto si parla di menopausa ma l’infertilità maschile è ancora un tabù. Di questo tema gli esperti se ne stanno occupando soltanto negli ultimi anni e anche questo dovrebbe essere annoverato tra le cause della discesa del tasso di fertilità nel nostro Paese. Gli studi condotti nell’ultimo anno sulla popolazione occidentale sono preoccupanti e questo spiegano in parte il perché stanno nascendo pochi bambini proprio in Occidente.

Il problema dell’infertilità maschile andrebbe preso sul serio

La Società Italiana di Andrologia (SIA) evidenzia il rischio concreto di una perdita di fertilità maschile che potrebbe diventare irreversibile per la specie umana. Secondo le previsioni, nel 2070 gli uomini potrebbero avere difficoltà a generare figli se non verranno adottate misure volte a modificare gli stili di vita e le condizioni ambientali. Questi cambiamenti sono dovuti anche ai comportamenti sono connessi a un calo della fertilità, come l’astinenza sessuale sempre più diffusa tra i giovani e l’aumento dell’età di concepimento.

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Diminuisce il numero degli spermatozoi (Pixabay) – universomamma.it

L’età media del primo figlio in Europa è in costante aumento, con l’Italia che detiene il primato tra i Paesi europei per l’età di concepimento più tardiva: in media 35 anni per le donne e 40 per gli uomini. L’età avanzata del concepimento non è un problema soltanto per la donna. Solo negli ultimi anni si è scoperto infatti che anche il sesso maschile, passata la giovinezza, affronta un progressivo calo di fertilità simile alla menopausa.

Il problema dell’infertilità non riguarda comunque solo i Paesi sviluppati ma in misura crescente anche il Sud del mondo. Inoltre, si stima che oltre 1,6 milioni di persone tra gli 18 e i 40 anni non hanno mai fatto sesso nella vita e questo è utile che sia considerato una delle cause del calo delle nascite.

Un’altra causa sono i problemi ambientali e ormonali. Gli uomini occidentali hanno registrato un calo del 52,4% della concentrazione degli spermatozoi in soli 40 anni, passando dai 101 milioni di spermatozoi ogni ml di liquido seminale nel 1970 ai 49 milioni nel 2018. La tendenza alla diminuzione è diventata ancora più preoccupante nel periodo fra il 2000 e il 2018, attestato dalla metanalisi pubblicata su “Human Reproduction Update”. Dal 1973 al 2000 il calo di concentrazione spermatica è stato dell’1,6% ogni anno, mentre dal 2000 al 2018 la riduzione ha segnato più del doppio, pari al 2,64% per anno.

Gli uomini diventeranno non fertili

Alessandro Palmieri, presidente SIA e Professore Associato di Urologia all’Università Federico II di Napoli lancia un monito. Ovvero se il trend di declino continuerà, entro il 2070 si perderà oltre il 40% della fertilità maschile nei Paesi Occidentali. La salute riproduttiva dipende dall’ambiente che ci circonda, le sostanze chimiche a cui siamo esposti e lo stile di vita che conduciamo. Nello specifico, in Italia il calo delle nascite potrebbe essere attribuito al disagio economico e sociale, che spinge le persone a procrastinare la formazione della famiglia. Tuttavia, la fertilità maschile è più colpevole di questo fenomeno, poiché non è aumentata con la crescita del benessere. L’obesità, la sedentarietà, il fumo e la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse sono alcune delle principali cause di declino degli spermatozoi. A ciò si aggiungono i cambiamenti climatici e l’inquinamento ambientale.

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