Bambini prematuri: i 60 secondi che possono salvare migliaia di vite

Unimamme, oggi vogliamo parlarvi di una nuova procedura medica che potrebbe salvare la vita a migliaia di piccoli prematuri.

Prematuri: un nuovo modo per salvarli

Scienziati della University of Sydney hanno scoperto che migliaia di prematuri potrebbero essere salvati ritardando il taglio del cordone ombelicale di un solo minuto.

Per giungere alle loro conclusioni i ricercatori hanno rivisto i risultati di 18 test clinici nel mondo, effettuati su 3 mila bambini nati prima della 37° settimana di gestazione.

Aspettare 60 secondi prima di tagliare il cordone ombelicale può ridurre il rischio di morte nei prematuri di 1/3.

Secondo il professor Jonathan Morris  dell’Università di Sidney, che ha spiegato che ritardare il taglio del cordone è una pratica già consigliata per i bambini nati a termine, la tecnica ha benefici importanti anche per i prematuri. Per ogni 20 bambini nati al di sotto delle 28 settimane che hanno ricevuto un ritardo nel taglio del cordone ombelicale uno in più è sopravvissuto.

“Si tratta di un metodo semplice, sicuro ed efficace, può salvare vite”.

Esistono diverse teorie riguardanti i benefici del taglio ritardato:

  • il bimbo ha più tempo per adattarsi
  • c’è del sangue in più nel sistema circolatorio o la resistenza alle infezioni viene influenzata da una trasfusione di in più di globuli bianchi

La maggior parte dei prematuri comincia a respirare in autonomia dopo 60 secondi.

Il posticipo del taglio del cordone ombelicale può quindi evitare interventi non necessari e potenzialmente pericolosi.

Inoltre vi è una riduzione della necessità di trasfusioni.

Sempre il professor Morris ha stimato che 2300 bimbi australiani potrebbero sopravvivere ogni anno grazie a questo metodo.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa tecnica efficace sia per i prematuri che per i bimbi nati a termine e di cui si parla su Abc?

Noi vi lasciamo con un approfondimento sul taglio del cordone ombelicale.

 

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