Pedofilia: la denuncia di Papa Ratzinger, un dramma nato negli anni ’60

Papa Francesco saluta il Papa Emerito Benedetto XVI Credits: Vatican Media

Benedetto XVI, il Papa Emerito affronta in un testo gli abusi della Chiesa. La pedofilia è la causa del progressivo eclissarsi della fede in Dio.

Il Papa Emerito, Benedetto XVI, ha fatto un’analisi su come la pedofilia e l’omosessualità si sono diffusi negli anni nel mondo ecclesiastico.

Ratzinger su alcuni media, tra cui il Corriere della Sera, ha parlato degli abusi sessuali nel clero. Per Il Papa Emerito l’origine è fatta risalire “in ultima analisi nell’assenza di Dio” e al “collasso morale” concomitante con la “rivoluzione del ’68“.

Il Papa Emerito ed il documento di 18 pagine sugli abusi nella Chiesa.

Il Papa Emerito ha affrontato in un testo lo scandalo degli abusi nella Chiesa. Una crisi resa possibile dal progressivo eclissarsi della fede in Dio.

Benedetto XVI ha preso spunto dall’incontro che Papa Francesco ha fatto sulla protezione dei minori nella Chiesa per “un segnale forte” e “rendere di nuovo credibile la Chiesa come luce delle genti e come forza che aiuta nella lotta contro le potenze distruttrici”. Inoltre ringrazia Papa Francesco per “per tutto quello che fa per mostrarci di continuo la luce di Dio che anche oggi non è tramontata”.

Il testo che in Italia è stato diffuso dal Corriere della Sera e che poi verrà pubblicato anche sulla rivista tedesca “Klerusblatt”, diviso in tre parti, come riportato da Vaticano News.

  • Nella prima parte, Ratzinger parla di quello che è accaduto negli anni ’60. Anni in cui afferma che avvenne il collasso spirituale della teologia morale, con la pedofilia che diviene permessa e conveniente: ”É in questo periodo che la pedofilia è stata considerata come permessa e anche conveniente. In questo periodo si registra il collasso delle vocazioni sacerdotali e l’enorme numero di dimissioni dallo stato clericale, insieme al collasso della teologia morale cattolica che inizia a cedere a tentazioni relativiste. Secondo certa teologia non poteva esserci nemmeno qualcosa di assolutamente buono né tantomeno qualcosa di sempre malvagio, ma solo valutazioni relative. Non c’era più il bene, ma solo ciò che sul momento e a seconda delle circostanze è relativamente meglio”.

Una processo che è proseguito anche negli anni avvenire. Negli anni ‘70 e ’80 la pedofilia diventa una vera e propria “questione scottante”.

  • Nella seconda parte il Papa Emerito parla delle conseguenze di questo processo sulla formazione e sulla vita dei sacerdoti. Benedetto scrive: “In diversi seminari si formarono club omosessuali che agivano più o meno apertamente. La Santa Sede sapeva di questi problemi, senza esserne informata nel dettaglio. Il sentire conciliare venne di fatto inteso come un atteggiamento critico o negativo nei confronti della tradizione vigente fino a quel momento, che ora doveva essere sostituita da un nuovo rapporto, radicalmente aperto, con il mondo” fino a “sviluppare una specie di nuova, moderna «cattolicità»”.

Inoltre, Benedetto XVI sottolinea che per lui la questione della pedofilia “è divenuta scottante solo nella seconda metà degli anni ‘80” e in un primo momento è affrontata in modo blando e con lentezza, garantendo in particolare i diritti degli accusati rendendo quasi impossibili le condanne”.

Elogia l’operato di Papa Giovanni II concordando con Lui sull’opportunità di attribuire la competenza degli abusi sui minori alla Congregazione per la Dottrina della Fede. In questo modo si “può legittimamente comminare la pena massima attraverso un vero processo penale: la dimissione dallo stato clericale. Tuttavia si verificavano dei ritardi che “dovevano essere evitati”. Per questo Papa Francesco ha intrapreso ulteriori riforme”.

  • Nella terza parte del testo, Benedetto XVI si chiede quali siano le risposte giuste della Chiesa. Secondo il Papa Emerito, l’unico antidoto contro il male è amare Dio: “L’antidoto al male che minaccia noi e il mondo intero ultimamente non può che consistere nel fatto che ci abbandoniamo all’amore di Dio: “Questo è il vero antidoto al male. Un mondo senza Dio non può essere altro che un mondo senza senso.

Accusa la società occidentale di non seguire più Dio: “Nella quale Dio nella sfera pubblica è assente e per la quale non ha più nulla da dire. E per questo è una società nella quale si perde sempre più il criterio e la misura dell’umano e può diventare ovvio quel che è male e distrugge l’uomo, come il caso della pedofilia”.

Aggiunge che qualche tempo fa la pedofilia era teorizzata come del “tutto giusta” e si è diffusa sempre di più. “La risposta a tutto questo è tornare di nuovo a imparare a riconoscere Dio come fondamento della nostra vita”.

Continua a domandarsi come la pedofilia nella chiesa possa aver raggiunto una dimensione così grande: “Ora, scossi e scandalizzati, riconosciamo che sui nostri bambini e giovani si commettono cose che rischiano di distruggerli. Che questo potesse diffondersi anche nella Chiesa”, sottolinea, “deve scuoterci e scandalizzarci in maniera particolare. Come ha potuto la pedofilia raggiungere una dimensione del genere? Il motivo sta nell’assenza di Dio”.

Benedetto XVI racconta di una testimonianza che ha ricevuto da una giovane ragazza: “Una giovane ragazza che serviva all’altare come chierichetta mi ha raccontato che il vicario parrocchiale introduceva l’abuso sessuale su di lei con queste parole: “Questo è il mio corpo dato per te“. È evidente che quella ragazza non può più ascoltare le parole della consacrazione senza provare terribilmente su di sé tutta la sofferenza dell’abuso subito”.

Ribadisce che la Chiesa viene vista come qualcosa di mal riuscito a causa dei casi di abuso, ma che è solo un’illusione, “una proposta del diavolo”: “No, anche oggi la Chiesa non consiste solo di pesci cattivi e di zizzania. La Chiesa di Dio c’è anche oggi, e proprio anche oggi essa è lo strumento con il quale Dio ci salva. È molto importante contrapporre alle menzogne e alle mezze verità del diavolo tutta la verità: sì, il peccato e il male nella Chiesa ci sono. Ma anche oggi c’è pure la Chiesa santa che è indistruttibile”. “La Chiesa di oggi è come non mai una Chiesa di martiri e così testimone del Dio vivente”.

 

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